Il Napoli ferito a sangue, nell'orgoglio ma anche nel corpo, sabato sera al San Paolo dalla strabiliante Atalanta, prova a voltare pagina. Mettere alle spalle una rovinosa caduta, meritata quanto inattesa, è alquanto difficile, soprattutto se all'indomani della sfida contro gli orobici i tre avversari che si pongono davanti alla strada degli azzurri si chiamano Juventus, Roma e Real Madrid. Le continue prove di forza dei bianconeri, di stabilità dei giallorossi (ultima quella di San Siro della notte appena trascorsa) ed infine dei merengues, vincitori di rimonta al Madrigal, mettono alle corde il Napoli, fermatosi nel momento meno atteso, seppure quello apparentemente più vulnerabile. 

Per non dare adito a polemiche, sterili ma sempre più insistenti, soprattutto per una squadra che non perdeva in campionato da quasi quattro mesi, gli azzurri sono chiamati ad una reazione già a partire da domani sera, in quello stadio che, fino ad oggi, ha sempre visto i partenopei tornare a casa con risultati tutt'altro che positivi. Mai, infatti, il Napoli - nella gestione Sarri come in quelle precedenti - è uscito indenne dallo Stadium. Un secondo crollo, a distanza di pochi giorni da quello, fragoroso, contro l'Atalanta, potrebbe tagliare le gambe ad un gruppo reso ancor più fragile dalle stilettate del proprio patron, ma che al contempo è chiamato a dimostrare, nell'atto più complicato, di essere forte, unito, coeso e finalmente maturo. 

Sarri studia le mosse per fermare la Juve di Allegri - Foto International Business Times
Sarri studia le mosse per fermare la Juve di Allegri - Foto International Business Times

Per la sfida d'andata del penultimo atto della Coppa Italia, il tecnico degli azzurri sembra orientato a stravolgere l'undici di partenza, provando a dare fiducia e a far sentire nuovamente importanti pedine che fin qui non sempre hanno avuto spazio per dimostrare di essere all'altezza. Si parte, in primis, da Giaccherini e da quelli che dovrebbero essere i pomi della discordia della rottura tra il tecnico toscano ed il patron De Laurentiis, ovvero Pavoletti e Rog. Il croato dovrebbe prendere il posto di un esausto Zielinski, ombra del talentuosissimo centrocampista ammirato nel mese di gennaio; altresì il livornese, anche se la candidatura di Milik prende sempre più corpo, potrebbe sostituire Mertens, che torna a giocarsi un posto sull'out mancino con Insigne. Sulla destra, Callejon dovrebbe osservare un turno di riposo, con l'ex Bologna pronto a bissare il gol messo a segno allo Spezia. 

Qualche cambio anche nel pacchetto arretrato, anche se difficilmente in questo caso Sarri stravolgerà le carte: Strinic preme per un posto da titolare, anche se sul piatto della bilancia sarriano verranno messe anche le difficoltà di Elseid Hysaj, apparso poco lucido e come mai in difficoltà, tecnica ma non solo, contro l'Atalanta. Motivo per il quale Maggio scalpita, ma difficilmente Sarri ruoterà l'intera coppia di terzini. Torna Koulibaly al centro della difesa, presumibilmente al posto di Maksimovic, in coppia con Albiol. In porta non ci sarà turnover, con Reina che guiderà i suoi spingendoli verso la redenzione. 

Probabile formazione Napoli (4-3-3): Reina; Hysaj, Albiol, Koulibaly, Strinic; Rog, Diawara, Hamsik; Giaccherini, Pavoletti, Mertens. All: Sarri.