Premessa fondamentale e necessaria: la cessione del Milan da Fininvest e Silvio Berlusconi a Sino Europe Sports e a Yonghong Li non è in dubbio. Zero incertezze su un affare che si concluderà in maniera ufficiale esattamente fra una settimana, quando a Casa Milan, alle 12 secondo le ultime, si dovrebbe tenere la prima conferenza stampa della nuova proprietà, che poi assisterà a San Siro a Milan-Chievo, mostrandosi per la prima volta nella sua interezza anche ad una partita del Milan.
In questa storia così lunga e complicata ci sono ancora degli aspetti da chiarire. Dettagli in apparenza, ma in realtà piccoli tasselli fondamentali per comprendere nella sua interessa il fondo Sino Europe Sports e quello che Yonghong Li e Han Li hanno messo in piedi in questi mesi. Le due parole chiave sono "investitore" e "finanziatore". Il caso più spinoso che riguarda l'assegnazione di questo ruolo è quello che vede come protagonista la China Huarong, colosso finanziario che vanta asset in giro per il mondo pari a 118 miliardi di euro. Tutto è iniziato nella giornata di ieri, quando Kelly Fung, manager di Pordahavas, che si occupa della comunicazione finaniziaria di Huarong ha dichiarato: “Non siamo coinvolti, non sappiamo nulla della trattativa. I rumor che circolano in Italia qui non sono mai arrivati. Non abbiamo idea di chi sia Sino Europe, non l’abbiamo mai sentita." Inevitabile che queste parole abbiano creato preoccupazioni e ansie nei tifosi a pochi giorni dalla chiusura dell'affare.
La spiegazione del ruolo di Huarong all'interno di SES, però, è arrivata nella serata sempre di ieri da parte di Pasquale Campopiano, giornalista che per primo ha raccontato di questo affare e che dallo scorso aprile continua a tenere aggiornati milioni di tifosi rossoneri in giro per il mondo. Sul suo blog, Campopiano racconta come la presenza di Huarong all'interno del fondo non sia assolutamente in dubbio, come confermano anche le carte con cui si faceva da garante della seconda caparra versata da SES a Fininvest lo scorso dicembre. Quello che al momento ancora non è chiaro e che verrà svelato solo al momento del closing è il grado di coinvolgimento di questo come degli altri colossi coinvolti: China Construction Bank, China Merchants Bank e Haixia possono infatti decidere, per la natura stessa del fondo, di diventare "finanziatori" o "investitori" in base ad accordi presi con Yonghong Li, a capo del fondo stesso. Chiaro che l'essere l'una o l'altra cosa cambi la situazione: un finanziatore mette dei soldi in prestito, un investitore no in parole povere.
In ogni caso la macchina organizzativa è in pieno fermento, tanto è vero che anche dalla Cina giornalisti importanti della stampa locale hanno confermato di essere stati invitati da SES alla conferenza stampa di presentazione della nuova proprietà. Parleranno sicuramente in quell'occasione Yonghong Li, Han Li e Marco Fassone e non è esclusa la presenza di qualche altro personaggio coinvolto in questa vicenda. Dalla Cina nella giornata di giovedì, poi, dovrebbe sbarcare a Milano una delegazione composta da 32 persone fra membri del fondo, giornalisti e persone vicine ai protagonisti dell'acquisizione del Milan. Acquisto che non è più in dubbio, con tanto di date e di programmi ormai stilati dagli uffici stampa e dalle divisioni di comunicazione di Fininvest, SES e dei vari mediatori che hanno collaborato nel corso di questi mesi di trattativa.