Obiettivo Real Madrid per il Napoli di Maurizio Sarri che ieri, nel pomeriggio, è tornato ad allenarsi al centro sportivo di CastelVolturno. Le urla del tecnico toscano squarciano la sessione pomeridiana, come al solito, volte a caricare i suoi ragazzi, spronarli il più possibile, in vista di quella che fin qui potrebbe essere considerata senza alcun dubbio la gara dell'anno, per blasone ed importanza. La voglia, come già detto nella giornata di ieri e dopo la vittoria sul Genoa, deve essere quella di misurarsi con una delle squadre più forti e complete del mondo, provando ad accantonare per un attimo l'effetto del Santiago Bernabeu.
Per queste cose, tuttavia, ci sarà ancora da aspettare qualche ora, prima di scendere in campo e buttarsi alle spalle ansie e paure, timori e tensioni. Nel frattempo, si guarda alle cose di campo, agli aggiustamenti tattici da fare e come provare a fermare Cristiano Ronaldo, tra gli altri. Il Napoli ci prova, vuole essere protagonista nella cattedrale madrilena, anche se Sarri trema, dopo la distorsione rimediata nella giornata di ieri, per le condizioni fisiche di Elseid Hysaj. Uno degli inamovibili dell'undici del toscano ha rimediato un colpo durante la partitella finale e le sue condizioni fisiche verranno valutate in giornata, già a partire dalle prime luci del mattino.
Sarri, tuttavia, dovrebbe poter contare sul terzino albanese, che con ogni probabilità comporrà la linea a quattro con Albiol, Koulibaly e Ghoulam davanti a Reina. Nessun dubbio anche per quel che riguarda l'attacco, con i tre minuti attaccanti che si ripresenteranno al completo dopo aver fatto a meno di Callejon contro il Genoa. Da stabilire, invece, le necessità e le gerarchie in mediana, dove il solo Hamsik è sicuramente certo di un posto da titolare. In quattro, invece, si giocano due posti: se Allan, per caratteristiche di rottura ed interdizione sembra favorito su Zielinski, altresì Diawara potrebbe esserlo su Jorginho, anche se il guineano praticamente mai ha giocato in coppia con il brasiliano ex Udinese. Motivo di riflessione, dunque, costante per Sarri, che a meno di 72 ore dalla sfida inizia a sfogliare la margherita delle possibilità a sua disposizione.