Alla ventesima apparizione con la maglia dell'Udinese è arrivata la prima gioia personale per Rodrigo De Paul. Destro secco ad incrociare, imparabile anche per un colosso come Gigi Donnarumma e gol del 2-1 che risulterà decisivo per le sorti del match. Un gol vittoria, pesante, che consentirà ai friulani di festeggiare la vittoria ai danni di un'opaco Milan nella bellissima cornice della festante Dacia Arena. L'argentino, dopo un paio di annate deludenti, è giunto ad Udine voglioso di riscatto. La prima parte di stagione non è stata esaltante, il nativo di Sarandì è stato impiegato quasi sempre da Iachini prima e da Del Neri poi, ma mai è riuscito ad essere decisivo, incisivo, con la sua tecnica ed imprevedibilità spesso soffocata dalle difese avversarie.
Il gol realizzato al Milan, giunto alla terza gara del girone di ritorno, potrebbe significare per Rodrigo De Paul un nuovo inizio. Il calciatore, ai microfoni di Udinese Channel, a mente fredda ha analizzato il suo momento e quello della squadra: "Quella di Domenica è stata un'ottima partita disputata dall'intero collettivo. Siamo andati sotto nel punteggio dopo pochi minuti ma non ci siamo scoraggiati, abbiamo lottato e mai mollato ed alla fine abbiamo conquistato la vittoria. Stiamo facendo tutto sommato bene in campionato ed ovviamente sono anche molto felice per aver segnato il mio primo gol in Serie A. Jankto mi ha servito una bella palla ed io senza pensarci su due volte ho calciato verso la porta; per fortuna Donarumma non ci è arrivato.
Un inizio di campionato con il freno a mano tirato per il talento ex Valencia. Il gol realizzato al "Diavolo" potrebbe aver sbloccato il calciatore su cui l'Udinese punta tantissimo: "In Italia il modo di fare calcio è molto diverso dal Sud America e dalla Spagna. Qui c'è molta più attenzione alla fase difensiva e dunque per gli attaccanti e molto più difficile trovare spazi. La Serie A è un campionato molto equilibrato, non ci sono partite scontate e per questo è davvero bello giocare qui".
Rodrigo De Paul si è reso protagonista del brutto intervento con cui ha mandato k.o Mattia De Sciglio, causandone un infortunio alla caviglia giudicato guaribile in circa 3/4 settimane: "Davvero sono triste per quanto è accaduto, io non volevo fargli male, non sono proprio il tipo di giocatore che entra duro in quel modo. Gli ho chiesto subito scusa".