Pazienza e freddezza. Questo predica Rolando Maran da quando siede sulla panchina del Chievo, questo riesce a mettere puntualmente in pratica la propria squadra, sapientemente costruita per la salvezza. Già, la salvezza: i punti di vantaggio sulla zona calda della classifica sono diciotto, una quasi garanzia visti i precedenti. La sicurezza però nel calcio la offre solo la matematica, dunque è sempre vietato rilassarsi. Anche se risultati e calendario sono al 100% dalla parte dei gialloblù, ancora una volta.
La vittoria contro la Lazio di ieri incarna perfettamente lo spirito e l'idea di gioco dei Mussi. I biancocelesti ci hanno provato con insistenza, peccando di cinismo, ma trovandosi di fronte ancora una volta un Sorrentino in stato di grazia, in grado di rispondere colpo su colpo, compiendo svariate parate decisive ai fini del mantenimento della porta inviolata. Difesa quasi a oltranza per il Chievo, in attesa di uno spazio per colpire, palesatosi puntualmente nel finale di gara, quando gli avversari si sono sbilanciati quel poco che bastava per concedere il fianco ad una ripartenza, specialità della casa gialloblù.
La rete di Inglese è una liberazione sotto più profili. Innanzitutto interrompe una serie di cinque sconfitte consecutive, considerando anche la trasferta di Firenze in Coppa Italia (rigore di Bernardeschi nel finale), ma è anche un punto di svolta per il giocatore stesso: l'attaccante digiunava in campionato dal 26 novembre, quando firmò il gol della bandiera contro il Torino. L'ex Carpi era inoltre scivolato indietro nelle gerarchie, tanto da partire titolare una sola volta nelle ultime sette partite, compreso ieri. E le voci di mercato si intensificavano.
Nelle prossime otto gare, il Chievo incrocerà solo due squadre definibili come "fuori portata": Milan e Napoli. Nelle altre sei, 18 punti a disposizione per raggiungere quei 35 punti che sembrano essere la quota salvezza annuale. L'ennesima salvezza tranquilla, basata su un pragmatismo che funziona, targato Rolando Maran.