Il Napoli ha dimenticato cosa significa la parola "sconfitta". Il trend della squadra di Maurizio Sarri è davvero impressionate visto che la striscia di risultati utili consecutivi è salita a 15, un traguardo mai raggiunto in tutta la storia partenopea. Una vittoria, l'ennesima, che ha sancito un verdetto importante per quanto riguarda la Coppa Italia: gli azzurri accedono alle semifinali e  attendono la vincente di Juventus e Milan, match in programma questa sera. 

A decidere l'incontro è stato José Maria Callejon che ha sfruttato alla grande un gran cross di Hamsik per insaccare la palla con un bel colpo di testa. Per la squadra di Sarri, però, non è stato per nulla semplice affrontare una Fiorentina in salute che è sbarcata al San Paolo con l'obiettivo di giocarsela ad armi pari. La squadra di Sousa ha poco da rimproverarsi. Ha giocato con qualità e personalità tentando di vincerla soprattutto ad inizio ripresa in cui ha alzato il baricentro e chiuso meglio le linee di passaggio degli avversari. Non ha sfruttato le occasioni capitate ad Astori nel primo tempo e Chiesa nella ripresa e ha finito per essere punita dalla qualità offensiva degli avversari. Esce dalla competizione a testa alta, consapevole di aver dato tutto e di non aver sfigurato contro una grande squadra come il Napoli. Una gara da cui trarre molti aspetti positivi utili per il futuro e per il prosieguo del campionato. 

Il tecnico portoghese le ha tentate tutte: ha inserito Borja Valero, Ilicic e Babacar, ma non è riuscito a scalfire la retroguardia avversaria: proprio grazie alle giocate dello sloveno sono nate le migliori occasioni. Prima non ha trovato la porta di poco con un sinistro da fuori area, e successivamente ha calciato un corner piazzando la palla proprio sulla testa di Sanchez, con il colombiano che non è riuscito a centrare lo specchio per poco. 

Buona prestazione anche per il Napoli. Sarri ha fatto qualche rotazione inserendo gente più fresca come Maksimovic, Diawara, Zielinski e, soprattutto, Leonardo Pavoletti. L'ex attaccante del Genoa ha disputato una discreta prova, ma a causa del lungo infortunio che lo ha tenuto fuori dovrà temporeggiare per ritrovare la cattiveria necessaria sotto porta. Gli azzurri hanno dimostrato di saper soffrire e al momento giusto hanno colpito sfruttando l'enorme qualità dei propri giocatori. Grande prestazione da parte di Reina, autore di due parate decisive su Chiesa e Astori. Una notte da protagonista in tutti i sensi. Convincente anche la prova di Lorenzo Insigne, bravo a lanciare i suoi con passaggi illuminanti, ma molto sfortunato nel centrare due traverse. L'aspetto più importante riguarda la solidità difensiva, nonostante la pesante assenza di Koulibaly: Maksimovic è tornato titolare dal 1' minuto a discapito di Tonelli, e il serbo ha dimostrato di essere in crescita anche per quanto riguarda i disimpegni. Molto bene anche Albiol, concentrato e sempre puntuale nella marcatura su Kalinic. 

Appuntamento il 1 marzo al San Paolo per la gara d'andata delle semifinali, con il Napoli che cercherà di arrivare all'ultimo atto per portare poi a casa la sua sesta Coppa Italia, l'ultima conquistata nella stagione 2013-14 grazie al 3-1 rifilato proprio alla Fiorentina.