"Il Pescara è la squadra che ci ha messo più in difficoltà quest'anno, l'ha fatto con noi, ma anche con Milan e Roma se ricordiamo le partite".
Certo, inevitabile che Sarri alla vigilia di Napoli-Pescara, dopo due vittorie in altrettante gare di inizio 2017, predichi calma per frenare e raffreddare i bollenti spiriti di una piazza che sogna in grande. Tuttavia, il tecnico dei partenopei, intervenuto per poco meno di un quarto d'ora nella classica conferenza stampa della vigilia, si è mostrato alquanto fiducioso in vista della sfida di domani, anche se tiene in guardia i suoi, ricordando le difficoltà dell'andata.
"Di quelle di bassa classifica è quella con maggiore palleggio e che crea più problemi. Dobbiamo fare una partita di livello e umiltà".
In casa Napoli si guarda, ovviamente, al ritorno in campo di Arek Milik, oltre ad analizzare la condizione fisica di Pavoletti. Due innesti che, con Gabbiadini, ad oggi formano il tridente di scelte a disposizione di Sarri per il ruolo di centravanti, anche se, a tutti gli effetti, solo il mancino bergamasco è l'unico arruolabile.
"Il ritorno di Milik è teorico, tra la guarigione e l'efficienza il passo è lungo, per ora non fa partitelle, si allena tatticamente e deve compiere ancora un percorso. Vediamo in quanto tempo si metterà al pari con i compagni. Pavoletti non è ancora una scelta, viene da una lunga inattività e fatto pochi allenamenti con noi e 10-15 minuti in Coppa. E' pronto per spezzoni, non ancora per partire titolare. Gabbiadini? Quando è stato chiamato s'è fatto trovare pronto. Per me non è cambiato niente rispetto a quattro giorni fa ed è tenuto in considerazione".
Excursus d'obbligo, inoltre, riguardo l'inserimento e l'occasione che ha a disposizione Pavoletti. L'analisi di Sarri, che gira lo sguardo alla condizione fisica del centravanti del Genoa, ancora non ottimale: "Contro lo Spezia ha avuto un'occasione importante, lui si muove bene nell'area nell'attaccare la porta. Non ha ancora una gamba forte per giocare in scioltezza, non a caso ha fatto qualche errore tecnico perché non ha solidità nelle gambe. Deve trovare condizione, è uno di quei giocatori che ha bisogno di essere in condizione, non diamogli troppe responsabilità".
Tra le altre cose, anche un piccolo passaggio per guardare al futuro prossimo, con alcuni dei giovani di prospettiva della rosa azzurra (Zielinski in primis) che stanno stupendo e non poco per qualità e personalità, nonostante la giovane età: "Futuro luminoso? E' sempre difficile parlare di periodi così lunghi. Abbiamo qualche giocatore esperto, ma ci sono tanti giovani. Teoricamente potremmo avere un ciclo di qualche anno di livello, poi per capire quale dipenderà dalla crescita che avranno i giovani".
Infine, la chiosa sugli obiettivi stagionali, anche se Sarri, come al solito, si copre così: "L'unico modo per andare avanti è presentare le singolare gare, rendendo il 101%, un obiettivo straordinario perchè poche squadre ci riescono. In campionato c'è il Pescara, in Coppa la Fiorentina e in Champions Real, questi i nostri obiettivi. Sogni? Numericamente siamo la quinta forza del campionato, ma di certo non vogliamo arrivare quinti, così come in Champions non è detto che vogliamo fare la cenerentola e così come in Coppa Italia ci sono club più forti ma non è detto che non vogliamo arrivare in finale. I sogni dei tifosi sono anche i nostri".