Un Napoli poco brillante e con molte defezioni porta a casa i tre punti contro un'ottima Sampdoria, messa in campo con ordine e precisioni da Marco Giampaolo. La squadra blucerchiata può sicuramente recriminare per il rosso a Silvestre che ha condizionato la partita, ma nel complesso l'allenatore doriano può dirsi più che soddisfatto del match dei suoi, sempre concentrati e compatti. Vano, per gli ospiti, l'autogol di Hysaj: di Gabbiadini e Tonelli i gol della rimonta.
Sarri preferisce Chiriches, con Tonelli, al posto di Maksimovic. Strinic ed Hysaj sugli esterni, mentre a centrocampo ci sono Allan e Jorginho. Risponde Giampaolo con Praet in mediana e con Schick al posto di Muriel assieme a Quagliarella. Alvarez il trequartista.
Il copione del primo tempo è completamente diverso dalle aspettative, con un Napoli che parte forte solo nei primi cinque minuti di gioco per poi spegnersi e soffocare nel pressing asfissiante portato dagli uomini di Marco Giampaolo. Al terzo minuto ottima giocata di Jorginho che libera Callejon sulla destra il cui cross viene rimpallato dalla difesa blucerchiata. Sulla respinta stop magistrale di Hamsik steso da Barreto in posizione interessantissima. Sul pallone ci va Mertens, il cui destro termina di pochissimo alla sinistra di Puggioni: sarà l'occasione più ghiotta per il Napoli nei primi 45 minuti.
La Sampdoria infatti cresce sempre di più ed inizia a scacciare il Napoli sempre più verso la porta difesa da Reina. La coppia centrale degli azzurri è imbolsita, quasi infreddolita, e le distanze fra i reparti azzurri si allungano sempre di più. Al sedicesimo minuto primo squillo Samp: su cross dalla sinistra di un ottimo Pereira, Tonelli spazza sui piedi di Barreto il cui drop dalla media distanza termina di poco alto. Cinque minuti dopo uno dei pochi sussulti del primo tempo azzurro: solita palla di Insigne per Callejon anticipato di un soffio da un grande Regini, ex della partita ed autore di un ottimo primo tempo. Altri cinque minuti ed al ventiseiesimo minuto botta centrale di Dries Mertens, i cui continui movimenti sono stati poco premiati dai compagni nella prima frazione di gioco.
Un minuto dopo ecco invece una ghiottissima occasione per la Samp. Fallo di Tonelli (discutibile) su Schick e punizione in zona invitantissima per la squadra di Giampaolo. Il pallone che parte dai piedi di Ricky Alvarez è perfetto per potenza e giro, ma è di un soffio troppo alto, con Reina immobile ad osservarne la traiettoria. Il gol però è nell'aria ed arriva alla mezz'ora su svarione di Chirichies che si lascia sfuggire troppo facilmente Schick sulla sinistra, bucando nettamente l'anticipo. Sul Cross dell'attaccante doriano a centro area è goffo l'intervento di Hysai che con il petto spinge delicatamente il pallone in porta per evitare il tap-in di Quagliarella a porta vuota. Samp meritatamente in vantaggio dopo trenta minuti in pieno controllo della partita.
Il Napoli non si scuote ed anzi, entra in apnea nei successivi quindici minuti, collezionando una palla persa dopo l'altra (quasi quaranta a fine primo tempo!) ed errori tecnici banali a ripetizione, soprattutto da parte di Insigne e Jorginho, probabilmente i peggiori tra gli azzurri, che possono recriminare per un paio di contatti dubbi in area di rigore fra Mertens e Skriniar e tra Callejon e Regini. Per il resto poco, poco altro.
Nella ripresa spettatori ed addetti ai lavori si aspettano quindi la riscossa del Napoli. Riscossa che sembra arrivare subito, con Mertens che si divora il gol del pareggio dopo un minuto, a cinque metri dalla porta, calciando alle stelle una palla vagante lasciata lì da Regini. Il Napoli inizia a macinare lentamente gioco e nei successivi cinque minuti Hamsik tenta due volta la conclusione verso lo specchio della porta: una a lato, una altissima. La Samp non ci sta e ricomincia il suo pressing forsennato ricacciando il Napoli nella sua metà campo per altri dieci minuti, sino a quando Silvestre, ammonito cinque minuti prima per un brutto fallo su Mertens, decide di cambiare il volto all'incontro approfittando anche di una svista dell'arbitro Di Bello. Con Reina in possesso di palla, il centrale argentino decide infatti di pressare il numero 1 azzurro nel momento del rilancio con le mani. Risultato: secondo giallo e Samp in 10.
Giampaolo corre subito ai ripari inserendo Dodò per un ottimo Schick, dopo aver precedentemente fatto entrare in campo Muriel per Quagliarella. Anche Sarri decide di dare fondo alle energie della sua panchina e quindi dentro Gabbiadini e Zielinski per degli spenti Allan e Jorginho. Il copione della partita, dopo il rosso a Silvestre, cambia notevolmente, con la Samp rinculata nella sua trequarti ed il Napoli che, pur con notevoli difficoltà, tenta in tutti i modi di affondare.
Al sessantesettesimo la seconda occasionissima per Mertens, che spara però a lato da posizione centrale, a circa 10 metri dalla porta, la solita sponda di Callejon. Cinque minuti più tardi Gabbiadini colpisce debolmente di testa su un bel cross dalla destra, senza impensierire Puggioni. Un minuto dopo la Samp avrebbe l'occasione di chiuderla con uno straordinario Muriel, che in una situazione di uno contro sei si beve prima Hysai, ammonito precedentemente per un brutto fallo, e poi Tonelli, chiamando Reina ad un intervento delicato sul tiro a giro dell'attaccante della Samp dai 15 metri, vicino al vertice sinistro dell'area di rigore.
Il Napoli, pur con l'uomo in più, sembra sulle gambe, ma al minuto settantasette impatta: classica combinazione Insigne-Callejon, sponda al centro per l'accorrente Gabbiadini e palla nel sacco. Secondo gol consecutivo per l'attaccante di Calcinate, che voci di mercato danno ormai definitivamente lontano da Napoli ma che proprio nelle ultime settimane sta tornando il calciatore che tutta la piazza ha apprezzato nelle passate stagioni.
E' sempre lui, sette minuti dopo, a sfiorare il gol del sorpasso, su assist di Insigne dopo il lancio millimetrico di Hamsik, scalato al centro del campo dopo l'uscita di Jorginho. Sulla botta del numero 23 azzurro è però prontissimo Puggioni, che due minuti dopo però è quasi miracoloso sul tiro a botta sicura di Hamsik da circa otto metri. La partita per il Napoli sembra stregata, ed i cinque minuti di recupero appaiono solo come un prolungamento di sofferenza. La Sampdoria, dal suo canto, continua sino all'ultimo secondo a mettere la grinta e la determinazione per tenersi stretto un punto che, alla luce della prestazione vista, forse addirittura le starebbe stretto.
Al minuto 90 Insigne spedisce alto un pallone da posizione favorevole ed il pubblico inizia a rumoreggiare, ricevendo in cambio qualche gesto poco cortese da parte del folletto di Frattamaggiore. La partita sembra ormai finita, ma al minuto 95 il Napoli la porta a casa. Lancio lungo dalle retrovie con entrambi i centrali azzurri che accompagnano l'azione, palla a Mertens che prova a mettere il pallone al centro, trovando però una deviazione che serve Strinic sulla corsa. Il croato alza la testa e serve al centro l'accorrente Tonelli, che, dopo sessanta metri di corsa, spedisce la palla sotto la traversa bagnando con un gol importantissimo il suo esordio in maglia azzurra. Di meglio non si poteva chiedere.
Il Napoli di Maurizio Sarri continua quindi la sua corsa, allungando la striscia di imbattibilità in campionato e, cosa più importante, mettendo pressione a Juventus e, soprattutto, Roma, impegnate domani contro Bologna e Genoa. Contava soprattutto vincere questo tipo di partite, aveva detto Sarri più volte in conferenza, e così è stato: il 2017 inizia con il piedi giusto per il suo Napoli.