Fabio Quagliarella sente battere sotto la propria pelle un cuore a tinte blucerchiate. L'attaccante campano, che con la maglia della Sampdoria è in un certo senso esploso a suon di reti spettacolari (come dimenticare il tiro con parabola arquata contro il Chievo nel 2007?), per poi tornare nella stagione scorsa e tagliare, nella gara di questo campionato contro il Sassuolo, il traguardo dei cento gol in serie A. Intervistato da Sky Sport, Quagliarella confida la propria voglia di legarsi a doppio filo con la compagine genovese, magari fino a quando non arriverà il momento di appendere gli scarpini al chiodo: "Spero innazitutto di poter rinnovare con la Sampdoria perché sono in scadenza di contratto a giugno, a grandi linee dovremmo esserci, non credo ci siano problemi per il rinnovo. Per quanto riguarda il campo, spero di rimanere sempre al top, anche se gli anni passano, e di tenere a bada i giovani che vogliono emergere. Mi piacerebbe chiudere con la Sampdoria, qui sto bene e ho un bel rappoorto con la società e i tifosi. Per scaramanzia però non nomino le parole 'fine carriera' perchè in passato ho comunque cambiato tante maglie".
Un Quagliarella che però non dimentica le proprie origini, e il proprio legame con la sua terra. Una terra bagnata dal mare, e dove ha scritto anche pagine importanti nella sua carriera: "Ho giocato a Napoli, sono cresciuto nell’acqua a Castellammare di Stabia. Senti la mancanza del mare quando non c'è e il clima è diverso. Arrivare al campo e non potersi allenare per via del ghiaccio è estenuante, mentre a Genova con un clima sui 15 gradi è sempre bello. Mia mamma cucina da Dio, amo tantissimo i suoi piatti, soprattutto il risotto con i carciofi o con i funghi. In generale, invece, vado pazzo per la pizza e i dolci".
Proprio i centi gol messi a segno in serie A hanno fatto entrare Quagliarella - qualora non ci fosse già entrato - nella storia del nostro campionato. Un traguardo che lo stesso attaccante rivive nella sua mente con grande gioia, considerando anche l'importanza del gol, il secondo dei tre con i quali la Samp ha ribaltato il punteggio a Marassi contro il Sassuolo: "È stata una bellissima soddisfazione, ho messo questo traguardo nel mirino da due anni, ho avuto la fortuna di giocare con grandi campioni e ho sempre cercato di osservarli".
Alla Sampdoria, Quagliarella ha potuto ritrovare quel Marco Giampaolo che di fatto lo lanciò nel campionato 2005/2006. Entrambi si trovavano ad Ascoli - il tecnico come "vice" di Massimo Silva, la punta come giocatore emergente - e composero una stagione magica per la compagine bianconera: "Con lui ho segnato la prima e la centesima rete nella massima serie. Quest'anno me ne mancavano solo 4. Ricorderò per sempre il momento e come si è svolta la partita. Al mister ho anche regalato la maglia con la scritta 100. Lui crede tanto nei giovani, anche nei miei confronti ha avuto tanta fiducia".
E poi c'è l'inizio del nuovo anno, che per la Sampdoria e Quagliarella si aprirà contro il Napoli. Una partita che non può essere come tutte le altre per la punta stabiese, che con gli azzurri ha messo a segno tanti gol ma ha anche inflitto qualche dolore: "È destino, mi è capitato anche l'anno scorso con la maglia del Torino. Non sarà una partita come le altre, ho un affetto particolare. Ho tanti amici, è la mia città, lo stadio trasmette emozioni e brividi. Ricordo tutti i momenti, è sempre bello tornare al San Paolo".