Il 2016 diventa storia e allora è tempo di bilanci e pagelle un po' per tutte le squadre. Discorso da cui non può sfuggire anche il Milan di Vincenzo Montella. L'anno appena passato deve per forza di cose essere diviso in due perchè la prima parte è stata ricca di incertezze e momenti difficili, con la sola piccola consolazione della finale di Coppa Italia all'Olimpico contro la Juventus. Dall'inizio del nuovo campionato, però, il Milan è andato in crescendo, fino ad arrivare a vincere la Supercoppa italiana sempre contro i bianconeri a Doha. Successo arrivato anche grazie ai miglioramenti della difesa e della fase difensiva.
Donnarumma 9
Non è un difensore in senso assoluto, ma una volta si diceva che il portiere era l'estremo difensore e allora lo includiamo in questa pagella. Alzi la mano chi si ricorda quando lo vede giocare che Gigio ancora non è maggiorenne perchè classe 1999. Un bambino calcisticamente parlando. Da un anno, però, il "bambino" si è preso la porta del Milan per non lasciarla più e anche in questa prima parte di stagione è stato tanto decisivo, quanto continuo e costante nel suo rendimento ad alto livello. Due istantanee tutte spedite a Torino: la parata sul rigore di Belotti e il volo a togliere il pari di Khedira contro la Juventus a San Siro. Roba da fenomeni, da predestinati: da Gigio Donnarumma.
Romagnoli 7,5
Il classe '95 è un altro di quei ragazzi, o ragazzini fate voi, su cui il Milan ha scelto di puntare con forza già dalla scorsa stagione. Si diceva fosse stato pagato troppo e invece l'estate del mercato ha portato in Via Aldo Rossi offerte difficili da rinunciare, ma a cui il Milan e lo stesso Romagnoli hanno detto "no, grazie". Montella ha puntato sin da subito su di lui in mezzo alla difesa, cercando il prima possibile il compagno di reparto ideale, magari uno d'esperienza. Missione compiuta e Romagnoli, con le eccezioni delle trasferte di Napoli e Genova contro i rossoblu, ha fatto vedere ottime cose, così come ampi margini di miglioramento sotto ogni punto di vista. Un bene per questo Milan, voglioso di crescere ancora insieme al suo centrale difensivo.
Gustavo Gomez 6
Arrivato dal Lanus per una cifra importante, è sembrato a molti un affare sbagliato in partenza. Perchè investire quasi 8 milioni di euro per un difensore centrale del Paraguay con Romagnoli, Zapata e Paletta in casa, piuttosto che andare a caccia di un centrocampista di personalità e qualità? Gomez si è fatto scivolare addosso questo tipo di interrogativi, lavorando sin da subito per adattarsi ad un tipo di calcio abbastanza diverso da quello a cui era abituato con il Lanus in Argentina. L'esame derby, quando ha dovuto sostituire Romagnoli, tutto sommato è stato superato. Al momento meglio in marcatura che in impostazione, ma Montella è convinto di poterci lavorare sopra, con calma e pazienza, per insegnargli soprattutto movimenti di reparto, tattica e tempi di uscita.
Paletta 8
Al momento del suo ritorno a Milanello, dopo il prestito all'Atalanta, gli argomenti più gettonati per lui erano due: il taglio di capelli e la prossima destinazione, perchè figuriamoci se il Milan avrebbe ancora puntato su di lui. Montella, invece, ha preso tutti in contropiede e dopo lo stop che ha costretto fuori Zapata ha detto "Gabriel" per affiancare Romagnoli e dare sicurezza e stabilità a tutto il reparto. Detto, fatto, l'italo-argentino è diventato presto indispensabile per la retroguardia rossonera. Marcatura e letture della situazione quasi sempre all'altezza della situazione, con la macchia del rosso diretto contro il Genoa,a compromettere forse la peggior prestazione del Milan in questa prima parte di campionato. Riscoprirsi protagonisti a 30 anni si può, serve qualche coincidenza fortunata forse, ma anche temperamento e voglia di continuare a lavorare con costanza.
Zapata s.v.
Doveva essere il titolare al fianco di Romagnoli, una caviglia andata in Copa America e l'altissimo rendimento di Paletta lo hanno fatto sparire dai radar del Milan. Le sue caratteristiche, però, sono abbastanza uniche nella rosa di Montella ed è probabile che in questa seconda parte di stagione, con una condizione fisica finalmente al 100%, anche il colombiano possa tornare molto utile al Milan che cercherà con tutte le proprie forze di ritornare in Europa.
Rodrigo Ely s.v.
La panchina come habitat di tutta questa prima parte di stagione, un altro club come probabile prossima destinazione. Il classe '93 dovrebbe finire ancora una volta in prestito dopo altri mesi in rossonero in cui non è riuscito a convincere in pieno lo staff tecnico. C'è l'alibi della folta concorrenza, ma ha giocato di più Gustavo Gomez che è in Italia da appena sei mesi...
Antonelli 6
Arrivato lo scorso Gennaio dal Genoa era stato uno dei più positivi come rendimento nella seconda parte dello scorso campionato. In questi primi mesi, invece, ha visto il campo a singhiozzo sia per scelte tecniche di Montella sia per diversi infortuni che gli hanno fatto saltare diverse partite. Eppure contro l'Atalanta, quando è tornato dal primo minuto, ha fatto vedere quello che è in grado di dare a questo Milan. La sua speranza è quella di un 2017 decisamente meno sfortunato perchè quando la condizione fisica è al 100% il ballottaggio con De Sciglio sulla sinistra è all'ordine del giorno a Milanello.
Lionel Vangioni s.v.
Il suo arrivo a parametro zero la scorsa estate non ha aiutato a farlo entrare nelle grazie dei tifosi, troppo spesso rimasti delusi nelle ultime stagioni dai giocatori arrivati con questo tipo di formula. Reparto affollato quello dei terzini, ma l'ex River Plate ha faticato molto ad adattarsi al calcio europeo. Le sue uniche apparizioni in maglia rossonera sono state quelle in amichevole e neppure in queste occasioni i ricordi lasciati da Vangioni sono stati indimenticabili. L'agente ha parlato in più di un'occasione di insoddisfazione, legittima, del suo assistito per lo scarso impiego e allora ecco che il mercato potrebbe far trovare a tutti una soluzione che sia di gradimento reciproco.
Ignazio Abate 7,5
Non chiedetegli giocate tecniche spettacolari perchè rimarrete delusi, ma quanto a corsa, applicazione e attaccamento ai colori del Milan non si può davvero dire nulla ad Abate. La catena sulla destra con Suso è una delle soluzioni che funziona di più nel gioco del Milan. Il numero 20 si sovrappone e porta via uomini fastidiosi al compagno spagnolo, oppure viene premiato dal numero 8 con palloni invitanti. Da lì a mettere un cross come si deve in area di rigore magari ce ne passa un po' di più, ma non è difficile immaginare che la Supercoppa alzata da capitano a Doha insieme a Montolivo possa dargli ancora più carica per il 2017. Montella ci conta, Abate è uno di quelli della vecchia guardia, troppo importanti per non far perdere per strada i giovani nel loro percorso di crescita.
Mattia De Sciglio 6,5
L'Europeo a farsi frastornare le orecchie dalle urla di Conte sembrava averlo fatto uscire da quel letargo profondo in cui sembrava essere caduto da alcuni anni. Eppure si parla sempre di un ragazzo di 24 anni, mica di 38. Diciamo che la prima parte di stagione con il Milan lo ha visto a metà strada, un po' con ancora addosso non si sa quale timore o paura e in parte di nuovo con personalità e coraggio nelle giocate. Di recente ha dichiarato che secondo lui alcune critiche nei suoi confronti sono troppo pesanti, il problema è che lui aveva abituato tutti molto bene ai suoi inizi. Montella, comunque, è pronto a continuare a scommettere su di lui con fermezza come fatto in questi mesi, a costo di lasciare in panchina un giocatore d'esperienza come Antonelli. Meglio non continuare a sprecare occasioni, caro De Sciglio...
Davide Calabria s.v.
Giovane, classe 1996, italiano, prodotto del settore giovanile, uno di quelli che fa venire gli occhi a cuoricino all'accoppiata Berlusconi-Galliani. Montella è rimasto presto ben impressionato dalle sue qualità, tanto da lasciare in alcuni in casi in panchina ad osservare Abate. Calabria stava sfruttando bene l'occasione che gli era stata concessa, ma poi un fastidioso problema alla caviglia gli ha fatto terminare il 2016 con ampio anticipo. Da qui a Maggio, però, ci sarà bisogno di tutti e allora Montella spera di riavere al più presto anche lui per avere ampia scelta nel ruolo di terzino di difesa.