L'azzurro tatuato sul petto. Il Napoli nel passato, nel presente e, soprattutto, nel futuro. Dries Mertens si veste ancora una volta di una tinta di blu chiaro, di quell'azzurro cielo che da oramai quattro anni ha sposato e dal quale difficilmente si separerà. Ultimi dettagli da limare, sul prolungamento di contratto del belga, poi sarà ufficiale, forse già alla Befana. Mertens ed il Napoli continuano a braccetto, e come può essere altrimenti. Il folletto fiammingo si è calato completamente nella realtà partenopea, trasformandosi più volte in Masaniello in campo e fuori.
Il contratto è pronto, così come Mertens è altrettanto ansioso di apporre la firma su quel prolungamento che lo legherà al vessillo partenopeo per altri tre anni. Scadenza giugno 2020, con una clausola che stavolta sarà valida soltanto per l'estero, qualora qualcuno dovesse bussare alla porta del Napoli: 40 milioni di motivi per strappare il belga alla sua nuova casa, perché tale è diventata. Non è un segreto che la famiglia Mertens abbia pensato di mettere radici all'ombra del Vesuvio, ulteriore testimonianza di un rapporto viscerale che va ben al di là delle semplici questioni di campo.
Trent'anni da compiere al termine della stagione, altri tre lunghissimi da vivere con la maglia azzurra e con la fermissima volontà di trascinare ancora il Napoli in alto. Tanti i "no" secchi e ben motivati, secondo l'edizione odierna del Corriere dello Sport, a Inter, Wolfsburg, Siviglia ed Atletico Madrid, prima del fatidico "si" alla proposta del presidente De Laurentiis. Un ritocco sostanziale dell'ingaggio per un giocatore che è diventato una bandiera della squadra. Mertens si legherà al Napoli fino al 2020: finché ritiro non ci separi.