Non c'è quattro senza cinque. In casa Napoli la speranza è quella che il detto possa per una volta cambiar pelle, avvicinandosi maggiormente alle esigenze della truppa partenopea che quest'oggi viaggerà verso la Toscana. La trasferta dell'Artemio Franchi chiude la stagione solare 2016. Una annata ricca di soddisfazioni e di crescita, che ha visto la squadra di Sarri chiudere in crescente dodici mesi di bel gioco e spettacolo. Quattro vittorie di fila, che spingono il Napoli in casa di una Fiorentina a dir poco balbettante. 

Il vento in poppa sostiene le ambizioni di secondo posto dei campani, che in casa di una Fiorentina impegnata a risolvere prima ancora i dissidi interni che quelli di campo, va a caccia del quinto sigillo di fila, nonostante le oggettive difficoltà di affrontare una delle trasferte più insidiose di tutto il lotto del campionato di Serie A. Per sfatare un altro tabù, Sarri si affiderà alla squadra che nelle ultime settimane gli ha dato maggiore affidamento. Confermata l'assenza di Koulibaly, che salvo miracoli non dovrebbe recuperare, il tecnico toscano si affiderà ad Albiol e Chiriches al centro, con Hysaj e Ghoulam ai loro lati davanti a Reina. Per dare manforte alla fase difensiva molto più probabile l'utilizzo di Allan al posto di un ottimo Zielinski, con Diawara che potrebbe tornare titolare al posto di Jorginho. Difficile infatti che Sarri scenda in campo a Firenze con una squadra decisamente a trazione anteriore. 

Con il guineano ed il brasiliano, nell'insolito terzetto che abbraccia tre continenti, il capitano slovacco Marek Hamsik immediatamente a sostegno del terzetto di attaccanti. Inamovibile in questo momento il trio formato da Lorenzo Insigne e Jose Callejon ai lati di Dries Mertens, uomo copertina del mese di dicembre. Gabbiadini, oltre alle difficoltà che lo hanno di fatto escluso dalle rotazioni nell'ultimo periodo, è rimasto vittima di un attacco influenzale e non è certo di partire alla volta della Toscana. Le sfide tra Sarri e Sousa hanno fin qui offerto sempre spettacolo e bel gioco, ma a Napoli si auspicano che il regalo sotto l'albero di Natale sia soltanto la vittoria.