Un'altra cinquina per il Napoli di Maurizio Sarri. Dopo quella rifilata al Cagliari settimana scorsa, gli azzurri annientano anche il Torino con l'ennesima prestazione fenomenale di Dries Mertens e centrano il quarto successo consecutivo. Il belga firma prima l'hat-trick che indirizza la gara in 22', poi la perla a fine gara con un pallonetto liftato sul secondo palo che avrà ricordato le gesta di Maradona. Inutili le reti granata di Belotti, Rossettini e Iago Falque che hanno tentanto, in qualche modo, di mettere le toppe alle falle clamorose. Il successo odierno proietta i partenopei in seconda posizione, alle spalle della Roma. 

L'esultanza degli azzurri | Foto: @futmai5
L'esultanza degli azzurri | Foto: @futmai5

 

Le scelte di formazione 

Sarri dopo aver pescato il Real Madrid, fresco campione del mondo, nei sorteggi di Champions League può concentrarsi mentalmente sul campionato per recuperare punti e posizioni alle squadre davanti. Stato di forma invidiabile per i partenopei, reduci dalla cinquina di Cagliari con uno strepitoso Mertens a firmare una tripletta. Indisponibile in difesa Koulibaly per problemi al ginocchio, al suo posto c'è Chiriches. In mezzo al campo, Jorginho la spunta sul giovane Diawara e completa il terzetto con Zielinski e Hamsik.

NAPOLI (4-3-3) Reina; Hysaj, Albiol, Chiriches, Ghoulam; Zielinski, Jorginho, Hamsik; Callejon, Mertens, Insigne. All. Sarri M.

Mihajlovic punta sempre sul 4-3-3, ma questa volta l'assetto assume connotati decisamente più difensivi. A differenza delle altre gare e dell'ultima gara persa con la Juventus, Iago Falque si colloca inizialmente in panchina per dare spazio a Zappacosta nel tridente con il Gallo Belotti e Ljajic. Rispetto al derby, le variazioni riguardano la difesa con l'inserimento di Moretti per Castan e De Silvestri che raccoglie l'eredità di Zappacosta. Confermato il pacchetto di centrocampo con Valdifiori in regia e Baselli-Benassi.

TORINO (4-3-3) Hart; De Silvestri, Rossettini, Moretti, Barreca; Baselli, Valdifiori, Benassi; Zappacosta, Belotti, Ljajic. All. Mihajlovic S.

Jorginho in azione | Foto: @sscnapoli
Jorginho in azione | Foto: @sscnapoli

 

La cronaca del match

Primo tempo

Al San Paolo come al Sant'Elia, il Napoli ricomincia da dove aveva lasciato e spinge fortissimo sin dal 1' contro il Torino. La girandola di occasioni da goal viene inaugurata da calcio piazzato al 3' di gioco. Circa 30 metri di distanza, Ghoulam sul pallone disegna una traiettoria velenosa diretta perfettamente sotto l'incrocio alla sinistra di Hart: pochissimi centimetri negano il vantaggio. Qualche spunto i granata c'è, viene cercato spesso con lanci lunghi e profondi lo scattante Zappacosta ma i risultati sono poco felici. Il Napoli quando attacca dà sempre la sensazione di poter creare qualcosa di molto concreto. Prima Insigne cerca il solito destro accentrandosi, poi il goal del vantaggio al 12'. Who scored? Dries Mertens

Letteralmente in fiamme il belga, che si trasforma in centravanti vero impattando un cross dalla destra di Callejon e punendo senza pensier il povero Hart. E' la quinta rete negli ultimi tre match tra campionato e Champions. Al 22', ne diventano sette. Contro il disastro granata, Mertens segna un'altra tripletta dopo quella di Cagliari e certifica il fatto di come la macchina partenopea sia ricominciata a girare. Prima il calcio di rigore a spiazzare il portiere inglese, poi il tap-in dopo un tentativo intercettato sulla linea da Rossettini. Inesistente la squadra di Mihajlovic, il numero 22 è il primo giocatore dalla stagione 94/95 a siglare due hat-trick in due presenze consecutive.  

Nel finale, altre chances ancora per gli azzurri che sembrano essere implacabili quando varcano la trequarti avversaria. Il monologo, però, non produce altri goal e al riposo si va sul 3-0. Una prova di forza che testimonia lo stato di forma pazzesco dell'equipe di Sarri, la risalita in classifica si sta compiendo con ritmi sostenuti. Dall'altra parte, il nulla. Una squadra arenata nelle proprie incertezze difensive, con svarioni e posizioni horror e un atteggiamento che raramente si intravede nelle formazioni di Mihajlovic. 

La gioia di Mertens | Foto: @foxsports
La gioia di Mertens | Foto: @foxsports

 

Secondo tempo

Nella ripresa il tecnico serbo effettua il primo cambio, sostituendo l'acciaccato Valdifiori con Lukic. Nuove motivazioni? Neanche per sogno. Nemmeno due minuti e si ricompone l'asse Insigne-Callejon, con il lancio lungo del primo per la conclusione al volo dello spagnolo: tentativo schiacciato che rotola di un soffio alla sinistra del palo. Una risposta arriva, in realtà, dal Toro grazie alla qualità individuale di Adem Ljajic che salta Chiriches e calcia con il mancino: la sagoma di Jorginho ribatte in angolo. 

E' la scintilla che pare dare fiducia alla squadra, gli ospiti riescono ad accorciare le distanze con un'azione abbastanza fortunosa che Andrea Belotti sfrutta nel migliore dei modi. Verticalizzazione di Ljajic per il neo entrato Iago Falque, l'esterno spagnolo imbuca subito per Benassi ma un contrasto sporca il suggerimento: sul pallone in mezzo si avventa il Gallo che trasforma il 3-1. E' il 12esimo goal del centravanti italiano, capocannoniere del torneo assieme a Icardi e Dzeko. Le speranze sono le ultime a morire, ma rimontare il Napoli di questo periodo sarebbe impresa storica. 

Non finisce qui, il Torino viene subito rimesso a distanza di sicurezza. A segnare la quarta rete della giornata è Vlad Chiriches, bravo a proporsi in contropiede e depositare alle spalle di Hart un pallone perfetto dalla destra di Callejon. Segna un difensore, ne segna un altro. Dopo il rumeno, anche Rossettini decide di entrare nel tabellino marcatori e sfrutta un errore di Reina nel controllo della sfera. E' 4-2 al 76'. E' apotesi al minuto 80. Ancora lui, Dries Mertens s'inventa una giocata alla Maradona scegliendo un pallonetto liftato per battere sul secondo palo Hart. Corre sotto la curva il belga, celebrato da tutto il pubblico un poker fantastico. Ottava rete in tre partite. Assolutamente fuori controllo. 

L'ultima rete di una giornata spettacolare in termini di produttività spetta a Iago Falque che realizza il rigore del definitivo 5-3. Callejon entra troppo deciso sull'avversario, Doveri fischia il penalty e Falque spiazza Reina con una conclusione potente e precisa sotto l'incrocio dei pali. Vince il Napoli, esulta il San Paolo. Terzo posto conquistato, meno uno dalla Roma seconda.