Un colpo ad effetto in grado di portare immediati dividendi, questo il sogno ligure, sponda Samp, all'annuncio dell'operazione. Le aspettative non sono state finora soddisfatte, ma Dennis Praet di qualità ne ha da vendere. Il suo rendimento sta risentendo dell'impegno a singhiozzo che il mister Giampaolo gli sta riservando. La mancanza di continuità ha inciso sul suo inizio di stagione leggermente balbettante, con il trainer blucerchiato che non lo considera ancora pronto per affidargli il posto di titolare fisso nella trequarti blucerchiata.
Ascoltato da Sport Magazine, Dennis Praet non fa una piega, è ancora convinto di aver fatto la scelta giusta accettando in estate l'offerta della Sampdoria: "Il mio obiettivo era una nuova avventura e niente e nessuno avrebbe potuto farmi cambiare idea. Ho sentito anche Weiler (il tecnico dell’Anderlecht), lui avrebbe voluto farmi capitano. Mi ha parlato molto, mi ha chiesto più volte di rimanere, ma la mia decisione era stata presa molto tempo prima e la fascia di capitano non avrebbe ormai cambiato nulla".
Al talento di Lovanio non interessano scorciatoie per giungere all'Olimpo del calcio, quella di trasferirsi a Genova è stata una scelta ponderata, profondamente voluta: "Io non volevo a tutti i costi giocare in un top club. Guardate cosa è successo al mio connazionale De Bruyne al Chelsea: nonostante le sue qualità, non è riuscito ad esplodere. Ed è per questo, conclude il classe ’94, che sono felice di passare attraverso una fase intermedia qui alla Sampdoria".
E' stato un grosso investimento per il presidente Ferrero portare in blucerchiato il belga. Il vero è proprio colpo dell'estate in casa sampdoriana. Dieci milioni di euro il prezzo pagato per il suo cartellino, versati nelle casse della società "bianco e malva" dell'Anderlecht. Il patron è ancora straconvinto delle qualità del suo gioiellino, se lo coccola e nei suoi confronti ha speso parole al miele: "Alcuni grandi club erano interessati, ma non c’era uno che volesse pagare il prezzo richiesto dall’Anderlecht. Certamente era una grossa cifra per un giocatore con solo un anno di contratto, e alcuni club non erano disposti a fare lo stesso sforzo finanziario della Sampdoria. Pertanto, il caso fu presto chiuso, per la gioia nostra e del calciatore che reputiamo essere un'ottimo calciatore già da ora, ed un possibile fuoriclasse tra qualche anno".