Benvenuto nel club dei centenari Sergio. Una storia lunga quattordici anni. Una vita spesa nel Chievo, a rappresentare in giro per l'Italia (....e l'Europa) l'omologo quartiere di Verona di soli 4500 abitanti.

Tutto è iniziato nel lontano 3 Novembre 2002. Sembra passata una vita, o forse no, quando un giovane Sergio Pellissier debuttò in Serie A al Tardini di Parma, gara vinta dai suoi 1-0. Il gol fu siglato, manco a dirlo, dal 31 in maglia gialloblù: "Segnai al 93’, venivo da un periodo in cui finivo sempre in tribuna. Ero la quinta, sesta punta, i titolari Cossato e Marazzina erano uno squalificato e l’altro infortunato e così io venni convocato. E’ stato un trampolino di lancio".

Tanti momenti da ricordare nella carriera del bomber aostano, ma uno su tutti, da incorniciare e raccontare a figli e nipoti, è senz'altro la tripletta realizzata alla Juventus: "Un'emozione troppo grande, realizzai una tripletta a Buffon: una giornata incredibile. Ho portato a casa il pallone, i miei lo conservano ancora, gelosamente. E' un po’ più sgonfio ma è sempre lì"

Parliamo del derby di Verona, una sorta di Davide contro Golia per dimensioni delle società, seguito del pubblico e conseguente appeal: "Giocare un derby al Bentegodi con la maglia del mio Chievo è stata una sensazione unica, non si possono  esprimere a parole le sensazioni che ho provato. Ho anche segnato nel derby: un tassello che mi mancava. In realtà ne ho fatti due e tutti su rigore, ma va bene lo stesso. Perdevamo e io ho pareggiato: è stata una grande gioia, immensa".

Il centesimo gol è arrivato nell'estremo sud d'Italia, a 1000 chilometri e poco più dalla sua città Aosta: "Il numero 100. Stento ancora a crederci. A dire il vero, non mi aspettavo il passaggio del difensore, però l’intuito mi ha spinto ad andarci. Giocare sull’errore avversario è una mia caratteristica. Quando ero allenato da Di Carlo, e non facevo questo, mi rimproverava. I tecnici s’aspettano questo tipo di giocate da me".

Accenno all'esperienza con la maglia della Nazionale italiana, la ciliegina sulla torta a coronamento di una grande carriera. 6 Giugno 2009, Italia - Irlanda Del Nord 3-0: "Gol alla prima e unica convocazione con la Nazionale, per un’amichevole. Un’emozione enorme, c’erano mia moglie e i miei genitori. Io non mi reputavo all’altezza, credo che Lippi mi abbia voluto dare un premio
alla carriera"
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I programmi futuri, del centenario Pellissier: " Mi piacerebbe continuare fino a 40 anni, come Totti. Ma lui può giocare anche da fermo, è di un'altra categoria. Io andrò avanti finché reggerà il fisico. Il contratto scade nel 2018, avrà 39 primavere. Dipende anche dal presidente"