In attesa degli ultimi due turni di campionato, che vedranno il Napoli di Sarri impegnato prima contro il Torino al San Paolo domenica pomeriggio, poi a Firenze, al Franchi, contro la viola di Sousa mercoledì sera, si iniziano a delineare le mosse di mercato della società partenopea per quel che riguarda la finestra di gennaio. Come confermato ieri dallo stesso presidente De Laurentiis, gli azzurri si muoveranno solo ed esclusivamente in attacco, andando a rinforzarsi con un centravanti che possa rendere meno pesante l'assenza - si spera il più breve possibile - di Arkadiusz Milik.
E' oramai risaputo che tutte le attenzioni di Giuntoli e della dirigenza partenopea sono su Leonardo Pavoletti, attaccante del Genoa che ha vinto la concorrenza - per motivi tecnici, ed altresì economici - di Zaza e Defrel. La novità delle ultime ore è che, rispetto a quanto si pensava nei giorni scorsi, l'accordo - confermato - tra le due società sarebbe stato trovato sulla base di dodici milioni di euro - notevolmente inferiore rispetto alla cifra di diciotto precedentemente circolata - più bonus. Offerta accettata dal patron del Grifone Preziosi che avrebbe inoltre anche allontanato altri acquirenti (il Milan, a caccia di un sostituto di Bacca, su tutti) dopo aver virtualmente stretto la mano al patron De Laurentiis. Salvo complicazioni dell'ultima ora, fisici o di clamorosi ripensamenti, Pavoletti sarà il prossimo attaccante del Napoli, che sostituirà Manolo Gabbiadini in attesa del rientro di Arkadiusz Milik a tempo pieno.
Il livornese dovrebbe lavorare con il bergamasco per i primi giorni di gennaio, prima della cessione dell'ex Sampdoria una volta tornato definitivamente in gruppo il polacco. Una soluzione che, ad oggi, potrebbe garantire a Sarri di avere sempre due punte abili ed arruolabili nel ruolo, senza scomodare Mertens che tornerebbe quindi nella sua naturale corsia sinistra di competenza. Per quel che riguarda il futuro di Gabbiadini, invece, tante le piste che in questi giorni si sono aperte per lui: Stoke, Schalke 04 e Valencia in primis. Le porte dell'Europa si spalancano per il mancino di Calcinate, che dopo la non esaltante parentesi all'ombra del Vesuvio cercherà affermazione all'estero.