Una sconfitta col Napoli è difficile da accettare se sei un tifoso del Cagliari, figuriamoci se questa arriva fra le mura amiche del Sant'Elia, considerato inoltre un punto di forza della squadra rossoblu. Passi la sconfitta, ciò che fa arrabbiare, e non poco, tutti i tifosi rossoblu, sono l'atteggiamento mostrato da Dessena e compagni nel rettangolo verde, e il (non) gioco espresso dalla squadra di Rastelli.

Gli infortuni sono sì colpa della dea bendata, ma sono anche delle evenienze da prevenire. Non è un caso che il bel gioco mostrato dal Cagliari sia pian piano svanito in seguito agli infortuni di Joao Pedro e agli acciacchi di Farias e Di Gennaro, tre dei giocatori con più fantasia fra i sardi. Era infatti grazie a loro se la squadra girava bene nelle prime giornate, ora, invece, in un momento in cui servirebbe un sistema di gioco collaudato, vista l'assenza dei solisti migliori, la squadra in campo risulta sempre persa, senza punti di riferimento e spesso non si fa altro che vedere i difensori prendere palla e lanciare lungo, con la speranza che arrivi a Sau e Borriello, tra i pochi "innocenti" in questa parte di campionato. Ecco, in questo modo non si può più giocare. E, sopratutto, non è possibile disputare altri match come quello di domenica, rimediando l'ennesima umiliazione stagionale.

L'aveva detto il presidente Tommaso Giulini, non più tardi di un mese fa, dopo la sonora sconfitta contro il Torino: "Non è ammissibile vedere gli avversari che a venti minuti dalla fine iniziano a fare melina, dopo averci fatto una caterbe di goal. Quella di ieri è stata già la quarta volta e sinceramente mi sembra troppo". Nonostante questo, la squadra sarda continua a faticare con le squadre di medio-alta classifica. La difesa rimane sempre in testa come la peggiore della Serie A, con addirittura 37 gol subiti in appena 16 partite, ed è uno dei punti più in difficoltà della squadra, nonostante le rassicurazioni dell'allenatore nei mesi scorsi. 

Ormai è chiaro, serve un'inversione di rotta. La società continua a dare fiducia a Rastelli, il tecnico campano può contare su una classifica decisamente positiva ma una parte di tifoseria comincia a lamentarsi, ripensando probabilmente a dove potrebbe essere in questo momento questa squadra, se fosse stato messo in campo il giusto atteggiamento in determinati match.

VERSO EMPOLI- Non c'è tempo per piangersi addosso, dopo la figuraccia contro il Napoli. Il Cagliari, a ventiquattro ore dalla “manita” incassata al Sant'Elia, è sceso nel campo del Centro Sportivo di Assemini per preparare l'incontro contro l'Empoli, in programma sabato pomeriggio.
La seduta di allenamento, alla quale non ha partecipato Marco Borriello (per lui terapie a causa della distorsione alla caviglia destra), ha visto svolgere un lavoro di scarico ai giocatori impiegati col Napoli, mentre il resto gruppo si è cimentato in esercizi aerobici e una partita. Oggi, alle 15, nuovo allenamento.