E' un Aurelio De Laurentiis visibilmente raggiante quello che, intervenuto a margine della presentazione del suo film di Natale, ha commentato l'esito del sorteggio degli ottavi di Champions League che ha abbinato il suo Napoli al Real Madrid di Cristiano Ronalto. Niente paura, soltanto piacere immenso per ospitare la sfida di maggior fascino e blasone del lotto, contro i campioni d'Europa in carica. 

"Sarà una partita tostissima, Sarri lo aveva detto 'magari sarà il Real' ed è stato accontentato. Noi siamo accanto a lui in questa sfida. La prima la giocheremo lì e poi ce la giocheremo tutta quanta al San Paolo. Credo che sarà una di quelle sfide che rimarrà nella storia del calcio Napoli. Ben venga il Real Madrid dall’urna".

Già, nella storia recente del Napoli - e forse anche quella che riguarda il passato non targato De Laurentiis - quella doppia contro i madrileni rappresenterà la sfida di maggior importanza nella storia della squadra partenopea. 

"Abbiamo già fatto partite importanti in passato, vorrei ricordarvi come siamo usciti l’ultima volta dalla Champions League. Abbiamo sempre incontrato squadre di grandissimo livello, il fatto che siamo in Europa da sette anni denota l’importanza di questa squadra, di questa città e di questa società che devono viaggiare a braccetto".

Lodi, alla sua creatura, ma non solo. Ospitare il Real Madrid in uno stadio così fatiscente rappresenta per De Laurentiis un motivo di disonore: "L’unica cosa che ci manca è uno stadio all’altezza, ma quello non dipende da me ma dal Comune. Allora se il Comune lo metterà a posto, ma non credo che farà in tempo per la sfida al Real Madrid , quindi ci copriremo la testa di cenere e chiederemo scusa ai nostri ospiti".

Ed ancora, il patron, riguardo la crescita esponenziale della sua creatura e sul gioco espresso dalla squadra di Maurizio Sarri, che potrebbe infastidire e non poco le merengues: "Il Napoli ha un gioco unico, diverso, forse questo può dare un po' fastidio al Real Madrid questa squadra che ha natura “sarriana” ma ha dei contatti con qualche gioco del Barcellona ce l'ha. Forse per questo ci temevano, perché per loro può essere una sorta di ulteriore derby e questo è stancante sul piano psicologico. Noi vogliamo sfiancarli".

Infine, la chiosa, è per il mercato di gennaio, dove la necessità sarà una ed una soltanto: "Siamo coperti in quelle zone del campo, inutile comprare calciatori per pochissime partite, serve tempo per assimilare il sistema di Sarri come dimostra Rog che solo adesso sta giocando pochi minuti solo adesso. Servono due/tre mesi per capire il sistema di Sarri, comprare qualcuno sarebbe un autogol anche perché come difensori centrali stiamo stra-abbondanti, altrimenti perché lo abbiamo preso Maksimovic che lo abbiamo pagato così caro. Non facciamo scherzi, a noi serve solo una prima punta vera, tradizionale e basta".