A testa alta. Con maturità e personalità da grande squadra. Il Napoli si impone a Lisbona, dove in pochi avevano ottenuto il bottino pieno, e porta a casa vittoria, qualificazione e primato. A decidere il match è Dries Mertens, che come auspicato più volte da Sarri nella vigilia di ieri, entra in corso d'opera e spacca la gara in due tronconi. Il belga regala l'assist a Callejon prima di archiviare la pratica con una prodezza personale. Al termine della gara è visibile la soddisfazione di Maurizio Sarri ai microfoni di Mediaset Premium, anche se l'emozione per l'accesso agli ottavi non distoglie l'attenzione dall'analisi.
"Siamo già stati scottati una volta. Ci importava relativamente il risultato dell'altra gara. Volevamo il primo posto anche perché significava scrivere un'altra pagina di storia. Avevamo fatto bene anche nel primo tempo. Nella ripresa loro sono calati, quando moralmente hanno mollato. Abbiamo legittimato quando siamo riusciti a sbloccarci. Mi dispiace e non poco per il gol subito, perché era una partita quasi perfetta che meritava lo zero nella casella dei gol subiti. Sono comunque molto soddisfatto della prestazione. Che partita è stata? Loro erano molto bassi, non era facile trovare spazi. Ci concedevano questa giocata sugli esterni, perché facevano abbassare i terzini quasi all'altezza della difesa. Siamo riusciti ad andare dove volevamo non facendoli risultare pericolosi in fase offensiva".
Una qualificazione meritata, che Sarri ci tiene a sottolineare dando anche uno sguardo al lotto di qualificate per il turno prossimo: "Gli ottavi? Il vantaggio materiale è veramente poco. Era un traguardo nostro più che altro. Siamo convinti che la squadra che sia passata per prima era la migliore del girone. L'abbiamo dimostrato, poi ci siamo dati la zappa sui piedi per errori nostri. Credo che la squadra abbia meritato questo traguardo, riprendendosi nelle ultime gare. La sensazione è che abbiamo riacquistato fiducia ed entusiasmo. La gara con la Dinamo è stata particolare perché c'era stato il recupero del Besiktas contro il Benfica, ma le prestazioni ci sono sempre state".
In vista del prossimo turno, Sarri parla così del livello di esperienza della sua squadra: "La squadra ha capito che gli errori si pagano subito. Non si può concedere niente. Non ci possiamo permettere ingenuità, soprattutto a questo livello quando le gare sono sempre sul filo del rasoio. Abbiamo imparato anche dalla gara contro il Besiktas. Non dimentichiamo che abbiamo tanti giovani in campo che non hanno molte partite in campo europeo. Sono in tre o quattro quelli che giocano stabilmente a questi livelli, quindi sotto il punto di vista dell'esperienza la squadra non può considerarsi matura e pronta".
Al termine della gara, ai microfoni di Mediaset Premium, l'autore del vantaggio, Josè Callejon, ha così commentato il successo: "Abbiamo raggiunto l'obiettivo che volevamo. Abbiamo fatto una partita splendida, giocando come sappiamo con cattiveria, lucidità. Lo meritiamo, volevamo questo primo posto. Il gol? Sono contento per la vittoria, sono contento per essere arrivato agli ottavi. E' un bel momento per noi, ora andiamo a goderci questa vittoria e questo bel momento di forma".
Da uno spagnolo ad un altro. Questa l'analisi di Pepe Reina: "Già nel primo tempo eravamo molto propositivi e pericolosi. Sapevamo che vincere in questo stadio non era facile, ma siamo stati noi stessi, fedeli al nostro calcio. Abbiamo giocato per vincere questa partita e ci siamo riusciti. Una rivincita del gruppo? No. I conti si fanno alla fine. E' un'impresa quella che abbiamo raggiunto. Siamo tra le sedici più forti d'Europa, ora dobbiamo pensare a scalare posizioni in campionato. Ci sono dei momenti difficili, certo, ma quello che conta di più sono sempre state le prestazioni e ci sono sempre state. Primi o secondi? L'importante è che siamo qualificati, ora abbiamo rispetto per qualsiasi squadra, ma vogliamo giocarcela con tutti".