A caccia di una scossa, di un risultato positivo, di una vittoria. Il Napoli di Maurizio Sarri approccia al match di domani contro l'Inter - antipasto della trasferta importantissima di Lisbona di Champions contro il Benfica - con la necessità di dare una svolta, positiva, alla propria stagione. Tanto il rammarico fin qui per non aver sfruttato le tante occasioni a disposizione per invertire la rotta; tanta, ovviamente, la frustrazione per un periodo nel quale le delusioni superano di gran lunga le soddisfazioni in termini soprattutto di risultato prima ancora che di prestazioni.
Alla vigilia del match del San Paolo, cruciale a dir poco perché vorrebbe dire allontanare ulteriormente una diretta concorrente per il terzo posto e riavvicinarsi alle posizioni di vertice sfruttando gli scontri diretti tra Roma e Lazio, così come Juve ed Atalanta, il Napoli continua a lavorare a Castelvolturno, con Sarri che medita e scruta la condizione psico fisica dei suoi in vista delle sclte di formazione da effettuare. In primis, il tecnico partenopeo dovrebbe riproporre l'asse di centrali titolare davanti a Reina, con Albiol accanto a Koulibaly. Hysaj confermato a destra, mentre dalla parte opposta Ghoulam potrebbe tornare titolare nonostante la buona prestazione offerta da Strinic contro il Sassuolo. Non dovrebbero esserci particolari sorprese in mediana, dove Hamsik guiderà il terzetto composto da Diawara - complice la maggiore fisicità da opporre alle folate interiste - ed Allan. Importante sarà rompere le ripartenze avversarie per provare a sfruttare la velocità del terzetto offensivo e gli spazi che gli ospiti offriranno.
Infine, i maggiori dubbi di formazione per il tecnico toscano arrivano dall'attacco, dove Mertens è squalificato dopo il giallo ingenuo rimediato lunedì sera. Tutto lascia pensare che Sarri si affidi a Gabbiadini al centro dell'attacco, con Callejon sulla destra ed Insigne naturalmente sulla sinistra. Tuttavia, l'idea Giaccherini sulla destra, con Callejon spostato al centro, potrebbe stuzzicare il mister, che toglierebbe ulteriormente punti di riferimento alla difesa di Pioli e potrebbe provare a sfruttare l'effetto sorpresa. Resta la prima opzione quella maggiormente percorribile, ma occhio ai colpi di coda.