Alto circa centosessantasette centimetri, uruguayano di nazionalità e regista di professione. L'età? Giusto venti. L'identikit appena tracciato corrisponde a Lucas Sebastian Torreira Di Pascua, autentica rivelazione di questo primo scorcio di stagione sotto la gestione Giampaolo. La Sampdoria sta disputando un campionato di ottima fattura, proponendo il proprio credo, il proprio assetto, il proprio gioco e lanciando in campo giovani di belle speranze. Torreira, insieme a Muriel, Linetty e Pedro Pereira, risulta avere un futuro più che brillante.
Il centrocampista ex Pescara ha collezionato fin qui undici presenze in campionato, giocando per '940 e fornendo un assist. La crescita del piccolo Lucas è dovuta anche al tecnico blucerchiato, che gli ha fornito fiducia e responsabilità per esprimersi al meglio. Per Giampaolo il ruolo basso nel centrocampo a tre assume un valore inestimabile: nel suo recente trascorso ad Empoli, ha attuato un grande lavoro sulla trasformazione di Leandro Paredes. L'altro sudamericano, ora in forza alla Roma, ha subìto un processo di adattamento alle mansioni del regista. Il risultato è stato ottenuto con successo, Paredes si è rivelato uno dei migliori nella stagione 2015/16.
La trasformazione in regista grazie all'intuizione di Oddo
Intervenire su Torreira, ora, è decisamente più semplice dato che precedentemente un altro allenatore aveva lavorato sul collocamento della preziosa risorsa. A Pescara, Massimo Oddo ha sfruttato nel migliore dei modi il giocatore di Fray Bentos mettendolo a proprio agio in quella che adesso è la sua attuale zona di competenza. In principio, quando gli osservatori biancazzurri lo scovarono e portarono in Italia, Lucas ricopriva addirittura il ruolo di seconda punta. Strana coincidenza, l'uruguayano era inserito lì, nel 3-5-2 della primavera, dal fratello di Marco Giampaolo, Federico: "Ero stato inserito in quella porzione di campo, il ruolo che avevo in Uruguay. - afferma Torreira - A livello giovanile, però, è tutto molto diverso. La trasformazione in centrocampista è cominciata con Oddo".
Pilastro biancazzurro per la promozione in A, prontezza degli 007 blucerchiati
Diventa uno dei perni del Pescara che raggiungerà poi la Serie A, rendendosi protagonista del piccolo grande capolavoro biancazzurro in termini di calcio offerto in stile Barça. Gli osservatori blucerchiati avevano, però, già intravisto gli enormi margini di crescita del ragazzo bloccandolo nell'estate del 2015, dopo il ritorno dei Play-offs contro il Bologna, e lasciandolo maturare bagnato dall'Adriatico. La qualità nel primo tocco, l'orientamento in girata con il corpo, la resistenza al contrasto, la presenza in appoggio, le verticalizzazioni improvvise e il grande senso di responsabilità sono le peculiarità di un regista degno di essere chiamato tale. Lucas Torreira corrisponde esattamente a tutto ciò, aggiungendo l'ottima capacità di corsa (10km a partita percorsi) e l'accuracy nei passaggi (85%).
Ancora a secco in maglia blucerchiata, Torreira sente un pò la mancanza del goal ma ammette: "Davanti alla difesa sono un giocatore molto più completo e maturo. In carriera, ho ricoperto anche il ruolo di punta e, certamente, la rete mi manca". L'anno passato al Pescara in B le marcature furono cinque, il battesimo con il primo goal in Serie A deve ancora arrivare.