Più che una coppia-gol, una garanzia di rendimento positivo. La Sampdoria si è ricostruita delle certezze che erano andate perse, e lo ha fatto partendo dal proprio tandem d'attacco: degli ultimi otto gol realizzati, sette hanno il timbro della premiata ditta Fabio Quagliarella - Luis Muriel. L'unico non marchiato è peraltro arrivato contro la Juventus nella rotonda sconfitta per 4-1 rimediata allo Stadium.
Ampliando il discorso alla stagione, risulta lampante come le reti dei due portino conseguenti risultati positivi. Eccezion fatta per il clamoroso 3-2 di Roma - una partita intervallata da oltre un'ora di pausa che ha evidentemente spezzato ritmi e condizionato le prestazioni dei singoli - quando gli attaccanti hanno trovato il gol la Samp ha ottenuto cinque vittorie e un pareggio, quest'ultimo sul difficile campo della Fiorentina. Tra la quarta e l'ottava giornata i blucerchiati si sono fermati a due punti, arrivati tramite due pareggi contro Palermo e Pescara, la cui dimensione è intuibile dalla posizione in classifica: non un caso che il periodo coincida con il digiuno di Quagliarella e Muriel.
Questa dipendenza dagli attaccanti non è in realtà una grande novità per Marco Giampaolo, tanto che lo scorso anno, alla guida dell'Empoli, ha ottenuto 7 vittorie su 12 totali grazie solo ed esclusivamente ai gol di Massimo Maccarone, un'incidenza elevatissima, un trend confermato anche nella stagione in corso, anche se in circostanze diverse, in un contesto diverso e con due attaccanti diversi, ma complementari.
Se la coppia funziona non è infatti un caso: l'assortimento di caratteristiche tecniche, esperienza e talento è il migliore possibile per una squadra di media classifica. Quagliarella è un giocatore che sa finalizzare il gioco palla a terra e partecipa alla manovra, ma soprattutto sa giocare in coppia con un compagno che si muove, dote pregiatissima e sempre meno diffusa. Il nativo di Castellammare si adegua spesso e volentieri alle idee di Muriel, la vera punta di diamante della rosa doriana: il colombiano è arrivato al quarto proverbiale anno buono, forse finalmente la consacrazione si respira nell'aria.
Quello che forse manca ancora a entrambi è la continuità di rendimento, anche se sembra che uno condizioni l'altro in maniera nemmeno troppo leggera: dovessero riuscire a mantenere un ritmo accettabile, arrivando a fruttare una trentina di gol, probabilmente per la Sampdoria si aprirebbero delle nuove porte, tutte da scoprire.