"Ultimamente del Napoli si parla di una squadra in crisi, ma nelle ultime cinque gare abbiamo fatto dieci punti. La squadra è stata bravissima a concentrarsi solo sulle prestazioni senza prendere in considerazione i risultati. C'era grande voglia di limare gli errori che non ci avevano portato a prendere i punti che meritavamo sul campo. Spero che quest'atteggiamento prosegua anche dopo la vittoria, perchè mi dà gusto allenare gente con questa mentalità, e mi dà ottime sensazioni. A differenza di ciò che pensano tutti, io ho grandi sensazioni su questa squadra quest'anno, non l'anno scorso". 

In cuor suo Maurizio Sarri sa bene quanto è importante il successo di Udine per il suo Napoli e, dopo aver esultato dentro di sè per essere tornato alla vittoria dopo due gare, il tecnico degli azzurri ha come al solito analizzato la gara con freddezza e lucidità. Ciò che non dice Sarri è quanto davvero sia stata fondamentale la doppietta di Lorenzo Insigne in avvio di ripresa per invertire il trend negativo e dare nuova fiducia ed entusiasmo al gruppo. Vincere aiuta a vincere, ovviamente, ed in vista della sfida decisiva o quasi per il passaggio del turno in Champions League contro la Dinamo Kiev non c'era migior viatico per Hamsik e compagni.

Una gara tutt'altro che brillante nella prima frazione, nella quale il Napoli ha saputo soffrire abbassandosi forse fin troppo costretto dalla pressione asfissiante dei friulani, abili ad imporre il proprio ritmo al match. Cinica e finalmente perfida invece la squadra partenopea nella ripresa, quando ha spezzato le gambe ed il fiato alla squadra di Delneri grazie al gol a freddo del Magnifico. Già, perché Insigne non solo si è sbloccato, ma ha anche deciso una gara che spesso ha visto il Napoli soccombere al Friuli. Una vittoria decisiva, per il presente e per la classifica, ma soprattutto in ottica futura.

Sorride Sarri, coccolandosi con enorme cura la sua creatura. Il suo giovane Napoli cresce e nel finale mette in mostra tutta la sua giovane gioielleria: "Ho la sensazione che in certe gare esprimiamo un calcio superiore a quello dell'anno scorso, è chiaro che contano i punti ma certe sensazioni positive le sento molto più forti. Questo gruppo, potenzialmente, può diventare tanta roba. Mi dà tanto gusto allenarla". Uno su tutti, l'oramai consolidata certezza, Amadou Diawara: "Sta facendo benissimo ma non ne parlerei nemmeno tanto. Va ovattato, bisogna tutelarlo per farlo crescere al meglio. L'anno scorso qui a Udine abbiamo trovato un terreno sul quale la palla non scorreva, mentre quest'anno il terreno ha retto e l'umidità lo ha reso ulteriormente scorrevole".

Freme Sarri, all'idea di quel che può fare il suo Napoli. Frena, però, al contempo, consapevole che l'esaltazione può solo condizionare negativamente le prestazioni della sua squadra. Nel frattempo, gli azzurri archiviano una delle pratiche "spauracchio" della stagione: la trasferta di Udine ridà al Napoli parte di ciò che aveva perso per strada nelle scorse giornate. Il miglior modo per approcciare il ciclo che porterà la stagione fino a Natale e soprattutto presentarsi alla gara contro la Dinamo Kiev con il vento nuovamente in poppa che soffia alle spalle.