Ha stupito persino lui le gesta compiute nell'ultimo turno contro il Palermo: maglia da titolare dopo mesi, fascia da capitano al braccio e doppietta che abbatte il muro rosanero. Una serata magnifica, inimmaginabile anche per un giocatore d'esperienza come lui. Ora, Daniele Dessena può davvero sorridere e lasciare nel dimenticatoio il grave infortunio patito con il Brescia. Tantissimi i messaggi da compagni ed amici: "Mi inviano messaggi con le faccine che piangono. Chi pratica sport, conosce quanto sia difficile stare lontani dall'attività - afferma il centrocampista parmigiano -, devo ringraziare Marco Storari per essermi stato vicino ogni giorno, facendo sentire parte del gruppo. Questo è il mio consiglio per Joao Pedro e Ionita: è dura stare fuori, ma vi siamo accanto".
Inizia così Dessena nell'intervista rilasciata a La Gazzetta dello Sport, visibilmente emozionato: "Fare goal non è certamente il mio compito, ho toccato due palloni contro il Palermo e ho fatto centro in entrambi i casi". Il giocatore del Cagliari, poi, si trasforma in maestro di vita: "Esiste una logica nello sport: lavoro sodo, impegnati al massimo in palestra, fino ad odiarla, e non mollare mai. Credi nel tuo obiettivo fino in fondo e sarai ricompensato".
Il primo assaggio del campo all'Olimpico contro la Lazio, circa dieci giorni fa: "Volevo tornare con tutte le mie forze, la convocazione contro i biancocelesti mi ha donato ancora più convinzione". Poi, qualche flash sull'infortunio e la riabilitazione: "Sono stato a Parma, dalla mia famiglia, fino a Marzo: tanto affetto e molte coccole da parte di tutti. Anche al centro riabilitativo si è formato un bel gruppo: abbiamo condiviso sofferenza, frustrazioni e incoraggiamenti". Il comportamento della società? "Attenta e solidale. Con il presidente Giulini esiste un bellissimo rapporto ma anche l'allenatore Rastelli e il preparatore Gianfranco Ibba. Poi, come non citare Federico Melchiorri: due pazzi in spiaggia, io e lui, con 35° di temperatura e tre allenamenti in un giorno. Dietro le favole c'è tanta volontà".
Il Cagliari è in settima posizione e sul calendario ci sono: Torino, Chievo, Udinese e Pescara: "Mai staccare lo sguardo da chi sta in fondo: siamo a +9 sulla penultima. Puntiamo a salvarci e migliorare i nostri errori: nove reti tra Fiorentina e Lazio sono troppe. Per quanto concerne le prossime sfide - ribadisce Dessena -, abbiamo un concetto in mente: sempre girare a mille, che sia Juve o Crotone".
Chiosa finale sul ritorno sulla presenza da titolare contro i rosanero e sull'assegnazione della fascia da capitano: "Ho capito che sarei sceso in campo dal 1' dopo la rifinitura. Prima uscivo con fastidi dall'allenamento e necessitavo di antidolorifici. Ora non più, il tecnico ha visto che poteva contare su di me al 100%". La fascia da Storari a Sau? "I tifosi sanno che Marco è e rimarrà un leader: ha fatto e fa il bene della squadra. Il Cagliari ha tanti "capitani" in rosa".