Questa Udinese piace e non poco. Gli applausi a fine partita, nonostante un pareggio casalingo, ne sono la prova evidente. Anche perchè la prestazione ha presentato luci ed ombre. Ha ragione Delneri quando dice che c'è ancora tanta strada da fare e tanto su cui lavorare. Però i friulani hanno corso, non avvilendosi dopo un errore e non arrendendosi dopo un primo tempo in cui non ha funzionato quasi nulla. Questo al friulano piace, pazienza se la vittoria non è arrivata, ma la squadra alla fine ha dato tutto.
Passando all'analisi tecnica della partita, la squadra ha sicuramente approcciato male la partita. Nel primo tempo i ragazzi hanno giocato male, usando poco la testa e accumulando errori su errori. In difesa Danilo ha faticato parecchio, facendosi spesso sorprendere sugli inserimenti. Proprio così è arrivato il gol di Benassi, con l'ex Inter che ha avuto libertà di inserirsi alle spalle della difesa, e così stava per nascere lo 0-2, con Karnezis che però ha ipnotizzato il "Gallo" Belotti. Felipe come terzino sinistro fa fatica, tanta. Quando viene attaccato con forza finisce spesso per capitolare. Stava per succedere con il Palermo, è successo con i granata. Zappacosta infatti sembrava una furia e i due gol sono arrivati proprio sul suo lato. Fofana poi si è esaltato, cercando sempre la giocata più difficile e perdendo palla piuttosto che passarla ad un compagno meglio posizionato. Jankto e Thereau hanno girato a vuoto e De Paul ha continuato a non fare bene il suo lavoro.
Nel secondo tempo le cose sono mutate. Un po' per i cambi, ma anche per un cambio di mentalità da parte degli elementi in difficoltà, uno dei meriti di mister Delneri. Fofana ha ricominciato a giocare come sa, con passaggi pregevoli e tanta corsa. Thereau è tornato ad inventare, trovando anche il gol del pareggio e il centrocampo con l'inserimento di Hallfredsson è tornato a girare. Kums era un po' appannato, ma, da quando è arrivato ad Udine, non aveva mai saltato una partita, quindi ha patito un po' di stanchezza. De Paul inizia ad essere preoccupante. L'argentino continua a non essere efficace, intestardendosi nelle giocate e perdendo palla dopo dribbling d'alta scuola. Così non va bene e il tecnico di Aquileia dovrà capire come aiutarlo, perchè è un patrimonio inutilizzato.
Ora c'è un altro test interessante. Domenica prossima l'Udinese affronterà il Genoa in trasferta. L'avversario è ostico e ben attrezzato, servirà un'altra prestazione di livello per non uscire con le ossa rotte e servirà aumentare la velocità della manovra come richiesto da mister Delneri per provare ad ottenere qualcosa. Poi ci sarà la sosta, per continuare a fluidificare i meccanismi e per recuperare fisicamente alcuni elementi.