Rispetto a qualche settimana fa la classifica fa un po' meno paura all'Udinese di Delneri che con la vittoria ottenuta a Palermo si è portata a quota 13, un punto appena dietro l'Inter, più vicina al centro della classifica che non alla zona calda. Per la tranquillità, però, serve infilare un filotto di risultati positivi, anche contro avversari con voglia di rivincita come il Torino.
Proprio dalla prevedibile reazione dei granata parte Delneri in conferenza stampa per presentare a sfida di domani: "l Torino è una squadra fisica, di indubbia qualità, che ha nel DNA le caratteristiche del suo allenatore. Sono una squadra di spessore con giocatori nazionali. Ljajic, Belotti e altri sono grandi giocatori. Sarà un ennesimo banco di prova importante per valutare a che punto siamo nel nostro processo di crescita. Tutte le squadre ragionano a livello di quest'ottica. Bisogna partecipare al gioco di squadra, perché così si esaltano le qualità dei singoli. Per questo è importante l'individualità del giocatore singolo, e allo stesso tempo il gruppo."
Più che la formazione, per l'Udinese sarà importante non perdere quelle che sono le sue certezze: "Noi dobbiamo partire da un concetto esatto; dalle nostre certezze. La squadra ha inquadrato, come discorso, la veste tattica giusta. Dobbiamo continuare su questa strada, avendo anche possibilità di cambiare in corso, a seconda dell'andamento della partita. Gli equilibri al momento sono giusti ed è logico continuare su questa strada. Poi di notte potrei avere delle visioni e fare dei cambiamenti. Vedremo se nel lungo periodo riusciremo a fare anche qualcosina di diverso, ma per il momento i concetti sono giusti e la squadra mi sembra omogenea."
Thereau ha trovato una doppietta contro il Palermo e allora si parla anche di lui: "Non c'è un ruolo per lui. Ha qualità importanti e dobbiamo sfruttarli. Dobbiamo tendere solo a farlo faticare di meno, affinché sia più lucido. Ha dei compiti, ma spesso se ne svincola, perché ha qualità decisamente importanti. Deve lavorare per la squadra, ma anche seguire l'istinto, perché è ciò che lo rende prezioso. Imprescindibili lui e Fofana? No, nessuno lo è. Al momento sono molto importanti, anche perché stanno facendo gol importanti, ma bisogna dare valore anche a chi non li fa prendere i gol, perché non dimentichiamo che abbiamo preso gol su una mezza autorete, un fallo laterale e due piazzati. E' la squadra che emerge e non il singolo."