Tutti possono cambiare le partite: basta un inserimento, una giocata, un lampo di genio per dare la svolta non solo a 90 minuti, ma ad intere stagioni. Probabilmente si tratta, per adesso, solo del primo caso nella gara di oggi: Palermo-Udinese finisce 1-3, decisivi i destri a 16' e a 10' dalla fine targati Seko Fofana. Avevano cominciato meglio i siciliani, che sono stati anche abbastanza sfortunati: il solito Nestorovski aveva portato avanti i suoi dopo 10 minuti, salvo poi trovare il pari di Thereau. Di seguito il racconto del match.
De Zerbi schiera i suoi col 4-2-3-1, partendo dal giovane portiere Posavec. In difesa Rispoli e Pezzella si muovono da terzini, in mezzo ecco Cionek e Goldaniga. Hiljemark al fianco di Gazzi in mediana; Embalo, Diamanti ed Aleesami a supporto dell'unica punta, Nestorovski.
Delneri risponde col 4-3-3. Fra i pali c'è Karnezis, davanti a lui Widmer, Angella, Danilo e Felipe. In cabina di regia c'è Kums, ai suoi fianchi Fofana ed Halfredsson. Thereau e Matos ruotano attorno alla punta, Duvan Zapata.
Partita ritmata e vivace sin dall'avvio: tuttavia nei primi 600 secondi non ci sono occasioni, prima che proprio al 10° di gioco della 10^ giornata, un'ingenuità di Angella conceda a Nestorovski di andarsene da solo, la fuga del macedone si concretizza con un tiro il quale viene deviato da Widmer e non lascia alcuna chance a Karnezis: è 1-0. Cominciano a fioccare i nervi (3 ammoniti nei seguenti 8 giri d'orologio). La pioggia è un fattore determinante a favore dei padroni di casa, che sembrano mettere la gara in discesa: dopo 21' segnaliamo la conclusione da fuori di Diamanti, che termina larga di poco. Nestorovski sfiorerà anche lui la doppietta personale, quando al 32esimo sfruttando la partenza di Cionek e il conseguente appoggio di Hiljemark tirerà sfortunatamente alto da poco fuori dall'area di rigore.
Gol sbagliato, gol subito: nel calcio funziona così e Cyril Thereau conosce benissimo questa regola, poichè quando scocca il 36' pareggia. L'azione nasce dal traversone di Widmer, il francese controlla e tira verso il secondo palo infilando l'impotente Posavec. Botta e risposta nel finale a chiudere una divertente prima frazione: prima Pezzella per Embalo che di testa trova il miracolo, da dentro i 16 metri, di Karnezis; non sarà da meno il portiere avversario che a 3' dal termine che sarà costretto a salvare tutto prima sulla conclusione di Matos, poi sul tiro nato dalla respinta di Fofana, chiudendo il tris mettendo in corner il mezzo tentativo di Zapata. Si chiude così il primo tempo sul parziale di 1-1.
Nella seconda frazione prevale la stanchezza nell'equilibrio generale e possiamo dire tranquillamente che non ci sono conclusioni verso la porta ad esclusione di un colpo di testa di Angella da corner per almeno un quarto d'ora. Rompe la noia il sinistro di Badu, subentrato a Matos, da fuori fermato senza problemi da Posavec. Si dovrà sporcare i guantoni pure Karnezis, ma senza grossi problemi: la conclusione del neo-entrato Sallai, anche se deviata dal solito Nestorovski, non dà alcun problema al greco. Le partite tirate si risolvono con le giocate: questo fa Seko Fofana al 74 quando, su una palla appoggiatagli da Halfredsson, se la sposterà sul destro da una posizione sul centro-sinistra e lascerà partire una conclusione da appena fuori dall'area che si insaccherà sul palo lontano con un incolpevole Posavec: 1-2 che pesa quanto un macigno per i siciliani.
E non è meglio per il portiere rosanero 6 minuti più tardi: dovrà raccogliere nuovamente il pallone dal sacco, perchè Badu c'è nel servire l'assist di nuovo a Fofana, che stavolta dal limite è perfetto ad insaccare alla sinistra di Posavec. Completa la frittata di una serata storta Sallai, che evidentemente è preso dalla foga della sua giovane età e già ammonito per un fallo un minuto dopo la prima rete, si fa espellere giustamente da Orsato all'82esimo per una simulazione a centrocampo. Nel finale sfiora il poker il team friulano con gli spazi aperti: destro a giro dal limite mancino dell'area di rigore con palla che va sul secondo palo, letteralmente, schiantandosi sul legno e poi uscendo fuori dal bersaglio. Terminerà così la gara: vince l'Udinese, 1-3.