Dallo scetticismo alla sorpresa. Lo stupore per la naturalezza con la quale Amadou Diawara si è preso il centrocampo del Napoli nell'ultima gara e mezza è soltanto figlio delle sue immense qualità, fisiche e tecniche, che i tifosi partenopei stanno imparando ad apprezzare. Corre il guineano, verso un'altra maglia da titolare contro l'Empoli, dopo l'esordio in Champions League contro il Besiktas e l'esordio dal primo minuto a Crotone. Quantità e qualità, lucidità e fisicità: l'ex Bologna scala le gerarchie, con presunzione e personalità smodate, soprattutto quando è in campo.

Ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli quella sfrontatezza viene leggermente meno, ma da un diciannovenne è alquanto fisiologico, ma l'ex rossoblu commenta così i suoi primi passi in maglia azzurra: "A Crotone la vittoria è arrivata alla fine, abbiamo avuto un calo ma succede a tutte le società. Ora stiamo lavorando bene e speriamo di sbagliare meno. Come vivo questo momento? Sono felice per la vittoria di domenica, mi dispiaceva che la squadra perdeva anche quando era in panchina. Voglio sempre che questa squadra vinca, questo è il mio obiettivo. Sicuramente esordire al San Paolo è sempre emozionante".

Inevitabile il proporsi, dopo l'ottimo impatto, del dualismo con Jorginho: "Lui è un grandissimo giocatore, io sono giovane e mi metto a disposizione del tecnico. Ogni volta che il mister vuole io ci sono per aiutare la squadra e la società, io sono a disposizione. Ci sono tanti giocatori bravi qui". Il parere del guineano anche su cosa cambia senza Gabbiadini in campo: "Stiamo lavorando bene, ci sono altri giocatori che possono giocare di prima punta. Sarà il mister a decidere chi giocherà. Dopo la sfida Manolo ci ha chiesto scusa a tutti sul nostro gruppo, noi gli abbiamo risposto che non dobbiamo mai mollare e dobbiamo restare tutti uniti".

Dopo Crotone, è tempo di pensare al ciclo di gare contro Empoli, Juventus e Besiktas"Noi pensiamo di gara in gara, non guardiamo alle prossime gare. Nella testa abbiamo la sfida all'Empoli. Abbiamo avuto un calo, ma speriamo di commettere meno errori. I miei sogni? In questo momento sono in una grandissima squadra, il sogno è di vincere qualcosa con questa maglia. L'obiettivo è di arrivare sempre più in alto".

Spazio successivamente a qualche curiosità, come il numero di maglia e il rapporto con i compagni: "La scelta è arrivata perchè è la maglia che indossa il mio idolo, Yaya Tourè. Per questo ho preso quel numero. Con chi ho legato? Nessuno in particolare, siamo un gruppo molto unito. La cucina partenopea? Sto impazzendo per la pasta e per la pizza napoletana". Infine, uno sguardo al passato, con un ringraziamento ai suoi allenatori del passato a Bologna: "Delio Rossi mi ha subito messo nella mischia, ho un grande rispetto per lui. Lo stesso Donadoni ha subito creduto in me, è stato importantissimo per me". Ed una battuta conclusiva: "Se gioco con l'Empoli? Decide il mister!".