Un anno fa, più o meno di questi tempi, Sinisa Mihajlovic stupiva tutti lanciando in porta dal primo minuto il 16enne Donnarumma, con il più esperto Diego Lopez costretto prima a guardare dalla panchina e poi a fermarsi per un infortunio. Da quel momento, però, Gigio non ha più lasciato la porta rossonera, diventando un punto fermo del Milan di oggi.
In un'intervista concessa alla Stampa il portiere del Milan è tornato sull'anno appena vissuto: "È vero che è stato un anno intenso, ma io cerco di restare con i piedi per terra e non voglio che si dica che mi sono montato la testa. Nel Milan, adesso, ci sono tanti giovani, i compagni più esperti ci supportano e alla fine, a parte la scuola che è un filino più dura e una fidanzata, tutto scorre come prima. Se sono cambiato? Io sono il più matto della compagnia. Sul pulmino per ragioni di stazza sono sempre stato davanti..." Il Milan sta vivendo un momento positivo, ma Donnarumma non vuole volare troppo alto prima del tempo: "Non eravamo scarsi prima e non siamo fenomeni adesso. Dobbiamo continuare a essere umili, poi vedremo dove riusciremo ad arrivare. Il segreto? Quando non vinci, perdi sicurezza. Con Montella abbiamo ritrovato entusiasmo ed è cresciuta la consapevolezza dei nostri mezzi. Sarà grazie anche allo spirito di noi uomini del Sud!"
Le voci sul suo futuro sono già iniziate, fra un rinnovo di contratto da negoziare nel momento in cui diventerà maggiorenne e quel Mino Raiola, suo procuratore, che fa venire i brividi lungo la schiena a molti tifosi del Milan. Donnarumma, però, sembra avere le idee piuttosto chiare su questo argomento: "Al contratto ci pensa il mio agente Mino Raiola e non penso che ci saranno problemi. Gioco nella squadra del mio cuore, quella per cui ho sempre fatto il tifo, non potrei avere di meglio. Come mi immagino a 38 anni? Spero di essere ancora in porta e magari tra dieci anni di indossare anche la fascia di capitano del Milan. Adesso ci sono altri compagni che la meritano ma in futuro potrebbe toccare a me."