Il Napoli si rialzerà. Parola di Pepe Reina, che si è vestito da portiere per parare stavolta le critiche piovute addosso alla squadra e a qualche protagonista in particolare, anche nella conferenza stampa odierna, andata in scena qualche minuto fa al centro sportivo di Castelvolturno. Poco banale la scelta della società partenopea di affidare in un momento così delicato una conferenza all'uomo più esperto e carismatico del gruppo, capace con poche parole di far scudo ai compagni di squadra.
"Noi dobbiamo giocare il nostro calcio, l'anno scorso era l'inizio, dovevamo capire le idee del mister, ora invece abbiamo le nostre certezze di cosa sappiamo fare e lo faremo. Capitano le sconfitte, bisogna reagire. Abbiamo lavorato, abbiamo capito in cosa migliorare, sappiamo cosa fare, ma rimane tra di noi giocatori e staff. Lavoriamo già da giorni per non ripetere gli stessi errori".
La voglia di reagire, dopo due sconfitte di fila, viene dimostrata successivamente dalle sue parole: "Io avrei giocato già domenica, la voglia è tanta per reagire, dimostrare che siamo forti, quindici giorni fa sembravamo la migliore squadra d'Europa, ora invece la peggiore, serve equilibrio e dobbiamo ritrovare le nostre certezze. Dobbiamo fare una grande gara e metterci a buon punto nel girone". Parole di conforto e di sprono nei confronti del resto della squadra, così come in tal senso vanno anche le battute che riguardano Gabbiadini: "E' un grandissimo giocatore, è la squadra che deve dargli una mano. Sono sicuro che ci darà una grande mano".
Così come sottolineato da Sarri qualche minuto dopo, il portiere ha analizzato la situazione legata all'importanza della Champions, che prosciuga e catalizza le attenzioni mentali dei calciatori: "Pensiamo partita per partita, è sempre lo stesso, non c'è altro. Ora pensiamo al Besiktas, poi penseremo al Crotone, non ci sono altri discorsi". Inoltre, dal discorso generale a quello personale, con il portiere spagnolo che domani raggiungerà 150 presenze in Europa: "E' un onore, ogni gara europea è un piacere, un orgoglio. Rappresento la maglia del Napoli in Italia ed in Europa, sono contento ma con la testa per farne altre 50. La responsabilità quando hai più anni si sente, facendo il portiere, poi a Napoli, ancora di più. Immaginate quanto dormo io quando le cose non vanno bene. La responsabilità la sento, ma questo lavoro ti rende un privilegiato, ed è sempre un piacere".
Infine, riguardo il Besiktas e la situazione nel girone, il numero uno partenopeo chiosa così: "In Champions hanno fatto risultato a Lisbona, lì non è facile, quindi sarà una gara tosta. Sappiamo che hanno grandi tiratori, è una loro arma in più, dobbiamo essere pronti per affrontare queste giocate. Se ci sentiamo forti e li sottovaluteremo? Non credo, la squadra è umile, sa che non ci sono partite facili e che se non gioca come sa fare arriva la sconfitta. Può succedere di sbagliare qualcosa, dopo il Benfica eravamo tutti felici, ora non possiamo buttare il mondo giù per due sconfitte. Restiamo fiduciosi e andiamo a giocare con cattiveria".