Tempesta in atto a casa Insigne, con la situazione che stenta a schiarirsi. Dopo la miglior stagione della sua carriera con la maglia del suo Napoli, il Magnifico sembra aver subito il contraccolpo psicologico della conferma, della presenza ingombrante di Dries Mertens - autore di un inizio di campionato invece ottimo - e soprattutto della questione relativa al rinnovo del suo contratto. Il caos totale scatenato in estate da parte dei procuratori di Lorenzo sembra aver sortito soltanto un effetto, quello di un boomerang nei confronti del ragazzo di Frattamaggiore.
Come uscire da questa situazione? Il duro lavoro, quello quotidiano, in allenamento, è fin qui l'unica soluzione a disposizione di Insigne. Sul fronte contrattuale non ci sono schiarite, con le parti in causa ancora notevolmente distanti sull'accordo economico (la richesta è leggermente eccessiva, con il Napoli che non intende accontentare l'entourage del giocatore). Inoltre, come se non bastasse, lo stato di forma di Dries Mertens mette Insigne spalle al muro, costringendolo in uno dei momenti peggiori della sua carriera - sportivamente parlando - ad uno scatto d'orgoglio, di reazione mentale prima che tecnica, che fin qui c'è stato, ma minore rispetto a quelle che sono le aspettative della piazza e dei compagni stessi nei suoi confronti.
Le parole del folletto belga, che ovviamente prova a sfruttare la posizione di vantaggio nelle gerarchie sarriane fino ad oggi, mettono ulteriore pressione sullo stato d'animo del napoletano, che invece ha avuto la possibilità di ricaricare le pile all'ombra del Vesuvio in attesa della gara contro la Roma di sabato prossimo. Una settimana nella quale Insigne dovrà dimostrare a Sarri - non come a Bergamo, dove comunque è stato uno dei più propositivi - di meritare il posto da titolare, confermando in campo contro i giallorossi di valerlo appieno. Inoltre, ciò che sembra mancare più di ogni altra cosa al furetto partenopeo, è il gol, cercato ripetutamente contro l'Atalanta ed in casa contro Chievo e Bologna ma invano.
Nel frattempo Lorenzo sgomita e suda a Castelvolturno, mettendosi sempre a disposizione del tecnico con applicazione e volontà. La voglia di riscatto è forte, i primi segnali sono più che positivi: il Magnifico aspetta di tornare tale, magari già sabato pomeriggio in una sfida dal sapore d'Europa.