In un periodo storico nel quale si parla maggiormente della spaccatura tra i tifosi ed il presidente Aurelio De Laurentiis per il "caro biglietti" e delle condizioni precarie in cui versa lo stadio San Paolo, il Napoli si riscopre squadra quasi imbattibile tra le mura amiche quando gioca in competizioni europee. In otto anni di partecipazione a coppe europee il Napoli ha inanellato la bellezza di 22 vittorie, 8 pareggi e sole 2 sconfitte in 32 partite giocate nel catino di Fuorigrotta. Un'autentica fortezza che si è andata consolidando partita dopo partita fino ad arrivare ai giorni nostri. La magia e le emozioni che sa regalare questo stadio erano già risapute tra i confini nazionali, basti pensare ai 60000 tifosi che occuparono gli spalti del San Paolo per la prima in casa del Napoli Soccer targato De Laurentiis contro il Cittadella.
La forza e la spinta del pubblico partenopeo in campo europeo la si scoprì solamente il 26/7/2008, quando il Napoli affrontò il Panionios per la sfida valevole all'accesso alle qualificazioni della Coppa Uefa. Gli azzurri vinsero 1-0 grazie ad una rete di Marek Hamsik, che diede seguito alla realizzazione segnata all'andata, terminata con il medesimo risultato della sfida andata in scena al San Paolo. Era un Napoli completamente diverso da quello di ora, ne è dimostrazione la formazione: (3-5-1-1) Iezzo; Grava, Cannavaro, Contini; Maggio, Blasi, Gargano, Hamsik, Vitale; Bogliacino; Denis.
Quello però fu solo l'inizio di una favola che continuò con la vittoria sul modesto Vllaznia per 5-0: decisero le reti di Pià, Hamsik, Lavezzi e Rinaudo (doppietta). Una vittoria che, unita a quella dell'andata per 3-0, portò la squadra di Reja ad un passo dalla Coppa Uefa, anche se c'era un ultimo step da superare e si chiamava Benfica. Gli azzurri approcciarono male e per questo vennero subito trafitti da Suazo che segno l'1-0 dopo 15 minuti, ma i partenopei spinti dal calore del proprio pubblico ribaltarono il risultato con Vitale, Denis e Maggio. A mezz'ora dalla fine accorciò le distanze Luisao e questo portò ad un forcing dei lusitani che per fortuna degli azzurri non riuscirono a trovare il pareggio.
Quella vittoria fu resa vana dal successo per 2-0 dei portoghesi al ritorno, che interruppero i sogni europei degli azzurri. Il Napoli tornerà in Europa solamente due anni dopo con il preliminare di Europa League contro l'Elfsborg: vinsero i partenopei per 1-0 grazie ad un gol allo scadere del primo tempo con Lavezzi, ma quella partita verrà ricordata per l'esordio in maglia azzurra di Cavani ed il contemporaneo addio di Quagliarella.
Il Napoli di Mazzarri si qualificò successivamente alla fase a gironi di Europa League grazie al 2-0 in trasferta targato Cavani. Gli azzurri capitarono in un girone piuttosto complicato composto da Liverpool, Utrecht e Steaua Bucarest. I partenopei al San Paolo strapparono solamente due pareggi a reti bianche contro l'Utrecht (alla prima in casa) ed il Liverpool, ma la vittoria fondamentale fu quella all'ultima giornata contro la Steaua Bucarest, con un gol in pieno recupero di Cavani che trascinò gli azzurri alla qualificazione alla fase ad eliminazione diretta. Ai sedicesimi il Napoli incontrò il Villarreal e, dopo lo 0-0 del San Paolo, i partenopei vennero sconfitti per 2-1 dagli spagnoli, che quindi li eliminarono dalla competizione.
La "vendetta sportiva" non tardò ad arrivare, infatti l'anno successivo il Napoli ottenne l'accesso alla fase a gironi di Champions League. Gli azzurri, in quarta fascia, trovarono un girone durissimo composto da Bayern Monaco, Manchester City ed appunto Villarreal. Dopo il pareggio a Manchester per 1-1, il Napoli fece il suo esordio in casa contro gli spagnoli, che uscirono sconfitti per 2-0 grazie alle reti di Hamsik e Cavani su calcio di rigore. Successivamente fu il turno del Bayern Monaco al "San Paolo" e, dopo l'iniziale svantaggio firmato Kroos, il Napoli ottenne un meritato pari grazie ad un'autorete di Badstuber su cross di Maggio. La partita più importante fu però quella che si giocò il 22/11/11, quando nel capoluogo partenopeo sbarcò il City di Mancini: gli azzurri vinsero la partita per 2-1 grazie ad una doppietta di Cavani, inframmezzata dalla rete di Balotelli.
Dopodichè il Napoli conseguì la qualificazione agli ottavi grazie al successo per 2-0 contro il Villarreal al "Madrigal". Il 21/2/12 al San Paolo fu di scena il Chelsea di Villas Boas per l'andata degli Ottavi di Finale di Champions League: gli azzurri, sotto al 27' per il gol di Mata, reagirono con orgoglio nel finale di primo tempo, andando a segno con Lavezzi prima e Cavani poi; nel secondo tempo i partenopei ebbero tante opportunità per rimpinguare il bottino, ma riuscirono ad andare a segno solamente con il "Pocho", che fissò il risultato finale sul 3-1. Un punteggio che purtroppo per gli azzurri varrà poco, dato che il Chelsea di Di Matteo riuscirà a ribaltare lo score vincendo per 4-1 allo "Stamford Bridge" dopo i tempi supplementari. Inglesi che trionfarono in quella edizione.
Il Napoli l'anno successivo si qualificò per la fase a gironi di Europa League capitando in un girone piuttosto abbordabile, infatti oltre agli azzurri il raggruppamento presentava l'Aik Solna, il Dnipro ed il PSV Eindhoven. La prima partita in casa vide la formazione di Mazzarri battere gli svedesi per 4-0, grazie alla tripletta di uno scatenato Edu Vargas ed alla rete di Dzemaili. Dopodichè al San Paolo arrivò il Dnipro ed anche in quel caso il Napoli vinse, anche se con maggiori difficoltà: dopo l'iniziale vantaggio di Cavani, gli ucraini reagirono con Fedetski e Zozulya che a cavallo dell'intervallo ribaltarono il risultato; a tal punto si scatenò il "Matador" che mise a bersaglio una tripletta nel giro di dieci minuti, facendo esplodere il San Paolo e regalandosi una serata da sogno con ben quattro reti realizzate. La squadra di Mazzarri si qualificò ai Sedicesimi, dove si trovò di fronte il Viktoria Plzen: il tecnico partenopeo attuò un largo turnover di cui approfittarono i cechi, eliminando il Napoli dalla competizione.
La stagione 2013/14 fu la prima di Benitez sulla panchina azzurra, con il ritorno dei campani in Champions League. I partenopei vennero nuovamente sorteggiati in un girone durissimo, composto da Arsenal, Borussia Dortmund e Marsiglia. Il Napoli fece il suo esordio contro i tedeschi vice campioni d'Europa al San Paolo: la partita finì 2-1 e per i partenopei, andarono a segno Higuain ed Insigne; Zuniga riaprì la partita con un autogol, ma gli azzurri riuscirono ugualmente a portare la vittoria a casa. Successivamente nel capoluogo partenopeo si presentò il Marsiglia, sconfitto anch'egli con un rocambolesco 3-2. La squadra di Benitez arrivò a giocarsi la qualificazione alla fase successiva nell'ultima giornata quando al San Paolo giunse l'Arsenal: i partenopei, costretti a vincere per 3-0, riuscirono solamente a metterne due a segno, chiudendo il girone a dodici punti e con un immenso rammarico.
Ai sedicesimi di finale di Europa League gli azzurri incontrarono lo Swansea e, dopo lo 0-0 in terra gallese, ottennero il passaggio del turno con un netto 3-1 in casa. I partenopei furono eliminati agli ottavi dal Porto, che, dopo l'1-0 dell'andata, riuscì ad uscire dal San Paolo imbattuto con un pareggio per 2-2.
La stagione 2014/15 si aprì invece con il preliminare di Champions League che vide il Napoli soccombere nel doppio confronto con l'Athletic Bilbao, nonostante il pari casalingo firmato da Higuain. La squadra di Benitez fu quindi costretta a ripartire dall'Europa League. Il Napoli venne sorteggiato nel girone con Sparta Praga, Slovan Bratislava e Young Boys. Gli azzurri in casa le vinsero tutte: 3-1 ai cechi con reti di Higuain e Mertens; 3-0 allo Young Boys con tripletta di De Guzman; stesso trattamento allo Slovan Bratislava. Ai sedicesimi il Napoli trovò il Trabzonspor e, dopo il 4-0 in terra turca, bissò anche in casa con un semplice 1-0. Agli ottavi i partenopei archiviarono la pratica Dinamo Mosca, grazie alla tripletta del San Paolo targata Insigne. Nei quarti l'ostico avversario fu il temibile Wolfsburg, ma in questo caso il fattore casa non fu necessario, complice il rotondo 4-1 in terra tedesca. I partenopei quindi arrivarono alle semifinali dove trovarono il Dnipro: l'andata al San Paolo finì 1-1 tra le mille recriminazioni, mentre al ritorno la sconfitta per 1-0 sancì l'eliminazione ad un passo dalla finale di Varsavia.
La scorsa stagione vide il Napoli di Sarri protagonista ancora in Europa League, dove venne sorteggiato nel girone con Midtjylland, Legia Varsavia e Club Brugge. La prima partita in casa vide i partenopei vincere per 5-0 contro i belgi. Al secondo match giocato al San Paolo arrivò un nuovo 5-0, stavolta ai danni del Midtjylland. Infine, anche il Legia Varsavia fu travolto per 5-2. Il Napoli approdò ai sedicesimi: ad attenderlo il "solito" Villarreal. Nonostante il vantaggio del ritorno in casa, il Napoli non riuscì ad andare oltre l'1-1 e a ribaltare la sconfitta di misura dell'andata.
Arriviamo quindi ai giorni nostri con il Napoli vincente sul Benfica per 4-2 nella seconda giornata di Champions League. Una ulteriore dimostrazione di come i partenopei si trasformino tra le mura amiche, non solo in campo nazionale, ma soprattutto internazionale. Al San Paolo il Napoli riesce ad annullare qualsiasi differenza tecnica, tattica, fisica o di esperienza, raggiungendo così risultati impensabili alla vigilia.
La speranza a Fuorigrotta è che i tifosi possano assistere ancora a lungo a serate così: