Protagonista, un pò per caso, un pò per necessità. Di certo poteva sperare e sognare un esordio così positivo con la nuova maglia del Napoli, in una partita così importante, sebbene non decisiva, Nikola Maksimovic, che a causa dell'infortunio che ha costretto Raul Albiol a lasciare il terreno di gioco è stato richiamato per formare con Koulibaly la diga di difensori centrali che nulla ha lasciato agli attaccanti del Benfica per tutta - o quasi - la durata dell'incontro.
Approccio non facile, a freddo, con la pressione di un trasferimento così importante in termini economici che poteva rappresentare un boomerang soprattutto nella testa del difensore classe 1991. Invece no, con calma, serenità e tranquillità, la prima partita davanti ai nuovi tifosi è andata via con sicurezza e personalità. Tanta, ovviamente, la soddisfazione per l'esordio e per la prestazione, oltre alla vittoria, per il difensore centrale serbo, che ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli ha parlato della sfida di ieri sera e non solo.
"E' stata una serata da ricordare. La prima partita in azzurro e la prima in Champions. Devo essere contento per la mia prestazione, mancano tante cose e ci saranno tante partite, ma io sono pronto. Non ho giocato tanto in questi ultimi mesi, dunque ancora non sono pronto per tutte le cose che fanno i miei compagni, che giocano insieme da tanto, ma devo dire che loro mi hanno aiutato ed è per questo che li ringrazio".
Non è stata però una passeggiata per gli azzurri, che nel finale hanno ceduto in concentrazione ed applicazione, regalando due reti ai portoghesi: "Dispiace tanto. Abbiamo fatto una partita straordinaria per 75 minuti, segnando quattro gol ad una squadra che non subiva praticamente mai gol. Non ce l'aspettavamo neanche noi, ma credevamo tanto di poter far bene". Esordio che per Maksimovic è stato ritardato di qualche giorno a causa della meticolosità di Sarri che prima di inserire un nuovo giocatore nella sua difesa a quattro ci pensa più di una volta. A tal proposito, il difensore ex Toro, ha analizzato così il suo inserimento in squadra: "Ascolto tanto Sarri, lo faccio da 25 giorni circa e faccio il massimo per mettere in pratica le sue direttive. Mi dispiace tanto per Albiol, è un bravo ragazzo, io però do la massima disponibilità".
Napoli che, con il passare dei giorni e delle partite, assume sempre maggiore consapevolezza e fiducia nei propri mezzi. A tal proposito, l'ex granata approfondisce il discorso sulla rivalità con la Juventus: "Non ci pensiamo ancora, ci dobbiamo giocare a fine ottobre. Ora testa solo all'Atalanta, dobbiamo vincere. Ieri abbiamo vinto col Benfica, ora dobbiamo ripeterci contro l'Atalanta". Inoltre, uno sguardo anche al lunghissimo corteggiamento dei partenopei nei suoi confronti: "Il Napoli mi ha cercato per due anni. Io volevo venire qui, poi l'ultimo giorno di mercato sono successe tante cose che hanno creato caos, ma alla fine ce l'ho fatta".
Sulla città e sul cibo, infine, le considerazioni di un felice e sorridente Maksimovic: "Mi sto trovando bene. Ho parlato con tanti amici e anche con El Kaddouri che aveva già giocato con me. Mi hanno aiutato tutti, sia della società che non, per trovare la casa anche, ma per tutto in generale. I tifosi, quando mi vedono, mi chiedono di vincere. Ho provato subito la pizza e gli spaghetti. La pizza è buonissima! Mi piace anche la musica napoletana".