Aveva detto che il Milan sarebbe stata una di quelle poche cose che mai avrebbe venduto, eppure il giorno degli 80 anni di Silvio Berlusconi verrà anche ricordato come quello dell'ultimo compleanno da Presidente del Milan per l'uomo che ha reso grande e straordinario il club rossonero. 30 anni probabilmente irripetibili, appena crepati dalle ultime blande stagioni che però fanno fatica ad oscurare tutta la luce della Coppe e dei trofei conquistati sotto la sua presidenza.
28 trofei in 30 anni così distribuiti: 8 Scudetti, 5 Coppe dei Campioni/Champions League, 5 Supercoppe Europee, 6 Supercoppe italiane, 2 coppe intercontinentali e 1 Mondiale per club. Una bacheca impressionante, inimmaginabile per tutti quando nel 1986 l'allora giovane e rampante imprenditore Berlusconi ereditò un Milan in difficoltà da Farina. Da subito, però, il nuovo proprietario portò idee chiare ed innovative all'interno del club rossonero, arricchendo la squadra di grandi uomini, prima che di grandi giocatori. Il primo ciclo vincente è quello legato ad Arrigo Sacchi e al trio degli olandesi, una squadra in grado di arrivare in maniera impetuosa, passo dopo passo, fino al tetto del mondo, una delle più grandi di tutta la storia del calcio.
Altri momenti di gloria, soprattutto in Italia, arrivano con Fabio Capello in panchina, capace di vincere Scudetti a ripetizione e quella indimenticabile Coppa dei Campioni contro il Barcellona di Cruyff, demolito in una magica notte dove tutti davano il Milan ormai per spacciato. Il terzo grandissimo allenatore dell'epoca berlusconiana è sicuramente Carlo Ancelotti, otto anni sull panchina rossonera, anche in questo caso vincenti e ricchi di successi e momenti indimenticabili. Nelle mani di questi allenatori quasi sempre sono finite squadre ricche di campioni e giocatori in grado di entusiasmare il pubblico di San Siro, abituato ormai fin troppo bene a giocate di classe e colpi ad effetto. In un ideale album di figurine farebbe sicuramente impressioni vederli tutti schierati uno di fianco all'altro.
L'ultimo tecnico in grado di portare altri trofei nella bacheca rossonera è stato quel Massimiliano Allegri mai troppo amato da Berlusconi, ma che a conti fatti, con Ibrahimovic e Thiago Silva, gli ultimi veri grandi campioni che hanno vestito la maglia del Milan, è riuscito a portarsi a casa uno Scudetto e una Supercoppa italiana. Gli ultimi anni sono cronaca recente sotto gli occhi di tutti. Gli investimenti che non arrivano più come un tempo, le scelte che cominciano a non essere più così chiare come una volta, le pressioni che aumentano sempre di più a favore di un cambio di proprietà. Dopo interessi e trattative andate in fumo, ecco che dalla Cina sembra siano arrivate le figure giuste. 100 milioni di caparra versata rappresentano più di un indizio, fra qualche settimana si chiuderà una pagina indimenticabile della storia del Milan. Impossibile non riconoscere l'eredità che Silvio Berlusconi lascerà a questo club, un qualcosa che probabilmente la storia del calcio non potrà mai dimenticare.