Il Napoli mette immediatamente a tacere le critiche createsi dopo lo 0-0 con il Genoa, maturato nel turno infrasettimanale, con una vittoria assolutamente convincente contro il Chievo Verona per 2-0. La squadra azzurra ha messo in mostra una prestazione che non ha lasciato spazio a dubbi, infatti la formazione di Sarri ha giocato sui suoi classici ritmi non dando possibilità al Chievo di rendersi pericoloso. Il modo con cui è arrivata la vittoria è stato l'aspetto determinante, in quanto dopo la sfida del "Marassi" si pensava ad un Napoli stanco e che avrebbe per questo incontrato difficoltà contro una squadra così organizzata tatticamente come è quella allenata da Maran.
I partenopei invece sono stati bravi nell'imprimere fin da subito ritmi alti al match chiudendo gli avversari nella loro metà campo. In gran spolvero Zielinski che ha più volte eluso la marcatura di Hetemaj, ma anche Hamsik dall'altra parte si è dimostrato imprendibile grazie ai suoi continui inserimenti senza palla. Il Napoli, rispetto al solito, ha usufruito maggiormente della fascia destra grazie alla spinta costante di Christian Maggio. L'undici ha dato sfoggio a tutta la sua brillantezza fisica distribuendo cross ed eseguendo proposizioni che liberavano alla conclusione Callejon e Gabbiadini. Il gol che sblocca la sfida nasce proprio da un incursione dello spagnolo che scatta sul filtrante di Hamsik e serve a rimorchio Gabbiadini, che col suo sinistro indirizza la sfera verso l'angolo più lontano dove Sorrentino non può arrivare.
Una rete dai mille significati quella realizzata dall'attaccante bergamasco. Un gol che lo sblocca soprattutto a livello mentale e che può rappresentare la svolta della stagione per il ventitrè bergamasco. Il Napoli, nonostante il gol del vantaggio, non rallenta i propri ritmi di gioco e riesce a raddoppiare prima dell'intervallo con Hamsik che sfrutta uno spazio lasciato libero dalla difesa clivense per punire Sorrentino con un sinistro potente e preciso. Per il capitano azzurro è il centesimo gol con la maglia azzurra, un vero record considerando la posizione in cui gioca il centrocampista slovacco. Una rete che vale anche come riconoscimento per quanto fatto in questi nove lunghi anni di militanza dal diciassette partenopeo.
Dopo il 2-0 il Napoli decide di andare al riposo gestendo il possesso in modo da non rischiare nulla. Nel secondo tempo gli azzurri mostrano finalmente la maturità necessaria per portare a casa la vittoria gestendo le energie mentali e fisiche. Infatti la squadra di Sarri, considerando quanto speso a Genova nel turno infrasettimanale e l'imminente impegno di Champions League contro il Benfica, decide di rallentare i ritmi di gioco eseguendo un palleggio piuttosto sterile ma che serve a non permettere al Chievo di rendersi pericoloso e quindi riaprire la partita. In realtà gli azzurri quando ne hanno l'opportunità provano a chiudere la contesa in contropiede, ma manca sempre la necessaria lucidità in fase di finalizzazione. Al sessantesimo Sarri concede la meritata standing ovation a Gabbiadini per lasciar spazio ad Arkadiusz Milik. Il polacco fa da subito un gran lavoro di sponda per far salire la squadra e cerca di muoversi in avanti per realizzare il gol che manca dalla sfida casalinga vinta contro il Bologna.
In realtà ad andare più vicino alla rete è proprio il Chievo con Floro Flores che scatta sul filo del fuorigioco e si presenta tutto solo davanti a Reina, ma al momento della conclusione incespica sul pallone che viene poi successivamente recuperato da Koulibaly. Una disattenzione grave da parte della difesa azzurra e che Sarri dovrà registrare in vista della sfida europea contro i portoghesi del Benfica. Nel finale non accade più nulla in quanto il Chievo dimostra tutta la propria difficoltà nel costruire azioni degne di nota contro difese schierate, mentre il Napoli si limita a far passare i minuti gestendo il possesso.
Questo è il passo in avanti fatto dalla squadra azzurra rispetto alle partite precedenti, cioè la capacità di non giocare su ritmi alti ma nello stesso tempo di non rischiare di prendere gol. Un punto debole che si è manifestato più volte tra la stagione passata e questa in corso che Sarri vuol trasformare in un punto di forza. Infatti il Napoli ha sempre palesato difficoltà quando si è ritrovato a giocare sottoritmo, ciò perchè il tecnico partenopeo vuole che i suoi attacchino sempre a prescindere dal risultato, ma stavolta gli azzurri hanno mostrato miglioramenti sotto questo punto di vista, anche se va bilanciato con la forza dell'avversario. Gli azzurri quindi conservano la propria imbattibilità e si proiettano con rinnovata fiducia alla prima sfida cruciale di questa stagione, cioè quella che la vedrà impegnata contro il Benfica, Mercoledì alle 20:45 allo stadio "San Paolo".