Quando sei una neopromossa, con il minimo obiettivo della salvezza, la prima vittoria stagionale è sempre la più speciale, quella che scrolla di dosso la paura di essere inadatti per la massima competizione nazionale. Se poi il successo arriva battendo l'Atalanta e in seguito ad una prestazione eccellente, la strada non può che da considerarsi quella giusta. Il percorso, però, non è solo discesa ed il Cagliari, protagonista del mio piccolo intro, sa bene che occorre mettersi alle spalle l'Atalanta per preparare, al meglio, l'ostica trasferta in casa di una Juventus ferita dallo scivolone milanese.
Secondo quanto si apprende dai primi allenamenti, Rastelli dovrebbe confermare il 4-3-1-2, modulo equilibrato che potrebbe reggere l'urto bianconero senza accantonare a prescindere le riproposizioni offensive. Certo dell'assenza degli infortunati Dessena e Ionita e con un Farias ancora non al meglio, l'allenatore ex Avellino dovrebbe lanciare dal 1' Bittante, confermando gli altri tre interpreti difensivi che tanto hanno fatto bene domenica: Alves, Ceppitelli e Murru.
Nella zona mediana del campo si rivede Di Gennaro, protetto da Isla e Padoin, vere e proprie sicurezze ed ex della partita, esperti conoscitori cioè della macchina bianconera. Dietro i gemelli del gol Sau-Borriello, promosso a pieni voti Joao Pedro, davvero imprendibile all'esordio con le sue progressioni ed i guizzi vincenti. Contro la Juventus servirà un miracolo, il Cagliari è però pronto a giocarsi le proprie chance con la consapevolezza di chi non ha nulla da perdere.