A testa alta, senza alcun timore del calibro dell'avversario che si affronta. Marco Giampaolo prova a caricare e motivare la sua Sampdoria alla vigilia della partenza per la trasferta dell'Olimpico dove una delle tre prime della classe affronterà la Roma di Luciano Spalletti. Nella classica conferenza pre-partita, il nativo di Bellinzona ex Empoli ci ha tenuto a sottolineare alcuni aspetti, tattici e non solo, a partire dalle condizioni dei ragazzi che sono da poco rientrati dai rispettivi viaggi con le Nazionali. 

"Quello dei convocati in Nazionale è un po' un problema di tutte le squadre. Penso che possa penalizzare noi ma anche gli avversari di domani. E' una situazione a cui dobbiamo essere abituati. Con chi è rimasto abbiamo lavorato in settimana e abbiamo preparato la gara nel miglior modo possibile. Come li ho ritrovati? Li ho trovati bene, così come li ho lasciati. Poi quando uno è convocato in Nazionale credo abbia un entusiasmo maggiore". 

Una gara, quella dell'Olimpico, che per la nuova Samp potrebbe rappresentare un primo esame per Giampaolo ed i suoi, anche se il tecnico non vuole sentir parlare di una gara come più importante rispetto ad altre: "Siamo consapevoli di affrontare una squadra forte, andiamo a giocarci questa gara a testa alta, Penso ci sia un altro 'stress test' e poi un altro ancora. In ogni gara ci sono avversari che ti mettono alla prova. Penso che faccia parte di una considerazione generale. Sarà una gara difficile, dobbiamo affrontarla rispettando noi stessi e cercando di uscire dalla partita avendo provato a giocarla e non subendo l'avversario. Personalità? Probabilmente sì. Andiamo a giocare all'Olimpico, qualcuno non ci ha mai giocato qualcuno sì. Dobbiamo avere la capacità, fra virgolette, di fregarcene. Responsabili ma sfrontati". 

Tanti gli aspetti che Giampaolo teme della Roma, ma anche altrettanti che potrebbero consentire alla Sampdoria di approfittare di qualche disattenzione di troppo dei padroni di casa per colpire: "Probabilmente la pigrizia è riferita al fatto che molti giocatori siano predisposti a fare la fase di possesso che quella di non possesso. Domani dobbiamo lavorare, abbiamo da fare una partita giusta. Quello che la Roma ci consentirà lo sfrutteremo. Il rapporto con Spalletti? E' un rapporto che nasce da lontano. Lui vive vicino a Empoli e l'anno scorso abbiamo avuto l'occasione di vederci più di una volta. E' una persona piacevole con cui stare, qualcosa da imparare c'è sempre e poi è una persona gradevolissima. Diversi anni fa sono stato spesso e volentieri suo ospite, ad imparare da lui. Penso che abbia delle sensibilità calcistiche fuori dal comune. Pone sempre l'obiettivo su un qualcosa che i più non vedono e quindi io mi sono sempre arricchito quando ho avuto la possibilità". 

Riguardo il turnover e l'inizio di campionato di Muriel, il tecnico spiega la situazione: "E' un problema che verrà affrontato quando ci sono le possibilità di fare rotazioni. Questo penso sia un problema della terza partita, un problema futuro. Ora per domani non abbiamo questo tipo di problemi. Muriel? Si è allenato stamattina con noi. Ieri si è allenato da solo, doveva smaltire il fuso. Penso che una partita la può fare. Non rinuncio a un giocatore che ora è in uno stato di grazia importante".

Infine, una battuta riguardo la consapevolezza e lo spirito di squadra che ha impressionato nelle prime uscite: "Speriamo che la squadra sappia cosa fare. Essere gruppo è determinante. Spesso ci si riempie la bocca sul fatto che sia un buon gruppo, ma non sempre è così. Se ti incontri fuori dall'allenamento è perchè ti trovi bene. Questo è un qualcosa in più. Dobbiamo avere la capacità mentale di essere noi stessi. E' nelle difficoltà che dobbiamo essere bravi. Capiterà e la differenza dobbiamo farla lì".