Quattro gol subiti in due partite. Troppi, soprattutto se in panchina siede Maurizio Sarri. Al tecnico del Napoli sicuramente non saranno affatto andate giù le prestazioni difensive della sua retroguardia, dove a Pescara come contro il Milan si è vista un pacchetto spesso deconcentrato e visibilmente distratto. Imperativo voltare pagina, a partire da sabato, a Palermo. Già, perché al Renzo Barbera si faranno le prove generali in vista del primo impegno stagionale - e di sempre per il tecnico - di Champions League contro la Dinamo Kiev in Ucraina. Momento già importante per Sarri ed i suoi, che alla vigilia del primo trittico di gare in sette giorni serra le fila e lavora, in separata sede, con il quartetto difensivo nell'intento di tornare impenetrabile come nel precampionato.
La condizione fondamentale è quella di ritrovare concentrazione e fiducia, soprattutto nel quartetto di titolari che lavora davanti a Reina - non esente da colpe anch'egli - alle quali si proverà ad aggiungere, successivamente, l'affiatamento con i nuovi innesti. Al centro sportivo di Castel Volturno Sarri ha lavorato, in questi giorni, soprattutto con Maksimovic e Tonelli, che al fianco di Albiol hanno studiato movimenti e posizioni da tenere in campo: se il fiorentino ha soltanto ripassato la lezione già studiata ad Empoli, il serbo ex Torino ha iniziato ad apprendere i dettami del nuovo tecnico, in attesa del ritorno dei nazionali. Hysaj, Ghoulam e Koulibaly si aggregheranno quest'oggi al resto del gruppo dopo le fatiche con le rispettive nazionali: dei tre l'albanese è quello che ha maggiori possibilità di giocare titolare al Barbera, mentre resta da valutare la condizione fisica del duo africano, con Strinic che scalpita alle spalle dell'algerino.
E' proprio quella di sinistra la catena che preoccupa maggiormente Sarri dopo le prime due gare di campionato: sia a Pescara, dove Benali e Balzano hanno banchettato a proprio piacimento nel primo tempo, che contro il Milan, con Suso ed Abate che hanno rincarato la dose delle difficoltà partenopee sulla corsia mancina, il Napoli ha sofferto e non poco le iniziative degli avversari di turno, limitando i danni soltanto davanti, dove Mertens e compagni sono riusciti a confezionare quattro preziosissimi punti in classifica. Resta, però, da registrare la linea difensiva, in particolar modo quando la squadra viene attaccata dalle fasce laterali oppure è reduce da una palla persa: la transizione difensiva, all'Adriatico come in occasione del primo gol di Niang al San Paolo, non è stata impeccabile, complice anche una condizione fisica degli interpreti non impeccabile.
Tutti aspetti da limare e da migliorare in vista delle sfide contro Palermo, Dinamo Kiev e Bologna, sui quali il perfezionista Sarri ha sicuramente lavorato in questi dieci giorni di pausa. In vista del primo dei tre impegni, quello di sabato sera, il mister toscano dovrà essere bravo ed attento a preparare la sfida mettendo in guardia i suoi: la squadra di De Zerbi proverà sugli esterni a scardinare la resistenza dei partenopei, con Diamanti che nei primi allenamenti è stato provato nella posizione nella quale a Fuorigrotta dieci giorni fa ha agito Suso. Qualità simili tra i due, nonostante il passo sia notevolmente differente: Ghoulam, o chi per lui, è avvisato, Alino è pronto a far gioire i palermitani alla prima da titolare. Tuttavia, il Napoli arriverà in Sicilia con la convinzione e la voglia di tornare ermetico ed impeccabile anche difensivamente: il ministro della difesa alza la voce, è tempo di rispondere.