Non è servito l'arrivo di Milik, unito a quelli di Tonelli e Giaccherini ed infine quello di Zielinski, a calmare le acque all'ombra del Vesuvio in casa Napoli. Troppo cocente la delusione per la cessione - o tradimento che dir si voglia - del Pipita Gonzalo Higuain per colmare l'assenza di un centravanti di quel valore con un misero poker di acquisti che mirano più al futuro che all'immediato. Questo è il parere di una frangia della tifoseria - irrazionale - che nella giornata di ieri ha aspramente contestato la gestione societaria di Aurelio De Laurentiis.
La sensazione è che alle spalle della prematura diatriba tra i gruppi organizzati ed il massimo dirigente della Ssc Napoli ci siano ben altre problematiche che abbiano portato a questa forma di protesta. Le mancanze sul mercato sono il pretesto per manifestare un malcontento, di una gestione che stenta a trovare feeling con la tifoseria organizzata e a diventare l'emblema della città intera, chiedendo inoltre maggiore chiarezza riguardo obiettivi odierni e futuri. Domande alle quali il patron del club campano proverà a rispondere, ancora una volta, con i fatti ma sempre misti alla lungimiranza della gestione oculata e immacolata dei conti della sua società. Tuttavia, il Napoli non si smuove, ma continua a lavorare incessantemente sui tavoli del mercato ed al poker già messo agli atti, l'imprenditore romano potrebbe rispondere con un altro quartetto, di assoluto valore.
L'idea è quella di fornire a Sarri un'alternativa valida a Pepe Reina tra i pali, di sopperire difensivamente alle assenze di Koulibaly e Ghoulam che tra gennaio e febbraio partiranno per la Coppa d'Africa, di garantire muscoli e sostanza all'operaio Jorginho in mediana ed infine, ma non meno importante, garantire all'attacco una degna sostituzione di chi ha preferito sposare altri lidi ed altri progetti. Tra il dire ed il fare, tuttavia, ci sono mille sfaccettature da affrontare, molteplici trattative da portare avanti con una certa prudenza.
Sportiello è più di una semplice idea, così come Diawara e Rog: operazioni apparentemente definite, già in tutti i dettagli, che restano da ufficializzare solo quando le alternative preesistenti in rosa verranno cedute. Accando a questo terzetto i nomi di Maksimovic ed Icardi rappresenterebbero la ciliegina sulla torta partenopea, anche se difficilmente se dovesse arrivare l'argentino ci sarebbero le disponibilità economiche per soddisfare tutti gli altri colpi. Mercato in fermento, nonostante i colpi già esplosi siano tutt'altro che di secondo piano.
Il Napoli lavora per il presente ed anche per il futuro, assicurandosi i migliori prospetti del calcio italiano e non solo. Due settimane per rifinire l'organico e mettere a tacere sul nascere le sterili e premature polemiche di una piazza fin troppo umorale e istintiva, che quantomeno potrebbe attendere la fine delle ostilità per valutare operato e gestione delle risorse.