Beppe Iachini è arrivato a sorpresa sulla panchina dell'Udinese, a fine maggio, quando ormai l'incarico sembrava esser stato affidato a Pioli. Grande scetticismo fin dalle prime battute, con i Pozzo che avevano annunciato di voler ricostruire un'Udinese d'alta classifica, per poi ripiegare sul mister ex Palermo, fin qui non esaltante nel suo percorso in Serie A. Con la sua dedizione al lavoro e il suo perfezionismo, Iachini sta però iniziando a riconquistare un po' alla volta la fiducia dei tifosi, in attesa delle prime partite ufficiali. Alla Gazzetta dello Sport il mister racconta il suo arrivo ad Udine, con qualche ricordo in merito alla sua avventura a Palermo, con il vulcanico presidente Zamparini.
Cosa le ha chiesto Gino Pozzo al momento dell'ingaggio?
"Aveva notato il mio lavoro tecnico-tattico di questi anni. Sapeva che avevo valorizzato tanti giocatori. Quando mi hanno parlato, prima lui e poi il padre, sembrava che mi conoscessero da una vita. C’è stata subito empatia positiva. Mi hanno chiesto di dare la mentalità giusta, di far crescere il loro patrimonio".
Dopo l'era Guidolin, l'Udinese non è più riuscita a confermarsi ad altissimi livelli:
"I cicli finiscono. Ma il morale è importante e alcune corde sono da ritoccare. Però vedo i ragazzi vogliosi e disponibili".
L'avventura al Palermo non si è chiusa nel migliore dei modi, Iachini non ha più sentito Zamparini:
"Penso di essermi guadagnato la stima col lavoro, i risultati e l’onestà. Sono arrivato in B con la squadra 13a, abbiamo fatto una cavalcata trionfale fino in A e facendo un bel campionato. Ho valorizzato tanti calciatori. La promozione è il ricordo più bello. Ho lasciato tanti amici: una città che vive di passione. Zamparini non l’ho più sentito. Gli auguri a Natale? Sì, sono stato suo capitano da giocatore a Venezia e la stima per l’uomo è rimasta, nonostante tutto. Tornare a lavorare per lui? Nel calcio chi può dirlo?“.
L'idea di Iachini è quella di proporre un'Udinese offensiva:
"L’idea è tenere una linea difensiva più alta, sfruttare fasce e mezzali. Con me Rigoni ha fatto nove gol, Barreto e Chochev hanno segnato. Bisogna prendere in mano il gioco e arrivare più possibile vicini alla porta".
Il calendario all'inizio non sarà a agevole per i friulani:
"Sì, dobbiamo conoscerci prima possibile, iniziare con intensità. Ma Spalletti queste cose le sa. Speriamo anche in un po’ di fortuna".
Ha chiesto a Pozzo qualche rinforzo dal Palermo?
“No, per correttezza verso il Palermo. L’Udinese ha la sua politica. Ma prende tanti talenti”.