Poco meno di un mese all'inizio del campionato, con il Napoli di Maurizio Sarri che vede lo striscione di inizio agosto sempre più vicino e con sempre più strada da recuperare nei confronti della diretta rivale per il titolo, la Juventus. Gli azzurri sono costretti a correre e rincorrere sul mercato, forzati dalla cessione di Gonzalo Higuain alla diretta rivale e dalla situazione spinosa di Kalidou Koulibaly ad accorciare i tempi per mettere a segno gli acquisti giusti per rinforzare la squadra. I soldi non fanno la felicità, anzi. Sono un boomerang che mette ansia e pressione sulle scelte della dirigenza partenopea, sempre più indaffarata nelle vicende che riguardano il sostituto tecnico dell'ex centravanti del Real Madrid.
Sarri, nel frattempo, continua a strigliare i suoi, forte dei suoi metodi che hanno trascinato la squadra al secondo posto lo scorso anno e hanno contribuito, in maniera tutt'altro che secondaria, agli svariati record battuti dai partenopei. Questo l'aspetto principale dal quale partire. Questo il top player sul quale fondare il futuro e creare un assetto di squadra pronto per l'immediato ma soprattutto malleabile e da plasmare ad immagine e somiglianza del tecnico di Figline Valdarno. Obiettivi mirati, quindi, giovani di prospettiva ma di sicuro valore e già pronti a scendere in campo qualora venissero ufficializzati: profili difficili da trovare e da abbinare con le esigenze e con i parametri economici del Napoli di De Laurentiis, che spesso va a caccia dell'affare per provare a trarne profitto tecnicamente e, soprattutto, dal punto di vista del bilancio qualche anno dopo.
Il tempo, tuttavia, scorre veloce, e l'aggressività con la quale gli azzurri si sono tuffati su Mauro Icardi (93) mette a nudo problemi di gestione e di programmazione che il Napoli fino ad una settimana fa non erano nemmeno stati presi in considerazione. Alla base di tutte le scelte del Napoli, c'è adesso la fretta, cattiva consigliera che non permette alla mente di essere lucida e razionale: l'idea, quella più facile, è di provare ad accaparrarsi il centravanti più futuribile ed anche più blasonato del campionato - dopo Higuain, ovviamente - con Icardi che avrebbe accettato la destinazione partenopea. Resta da convincere l'Inter, nell'ultimo chilometro di una salita che presenta e presenterà ascese di pendenza estrema. Sessanta milioni di motivi per sperare che sia proprio il nativo di Rosario l'erede del Pipita, anche perché senza di lui la strada diventerebbe buia e non poco.
Al contempo, però, la società lavora ai fianchi delle altre trattative, provando a non farsi trovare più impreparata come in passato. Bloccato Marco Sportiello tra i pali, con l'Atalanta che sembra aver ceduto alle avances degli azzurri di uno scambio con Sepe più un conguaglio. Tutti gli occhi sono sul centrocampo, con le piste per i più blasonati Herrera e Tolisso che sembrano al momento in ghiaccio in attesa di sviluppi sul fronte offensivo. Giustamente. Non è in ghiaccio invece la trattativa con il Bologna per Amadou Diawara (97): il guineiano è, per ora, il colpo da piazzare a prescindere da qualsiasi altra trattativa e Giuntoli sembra essere partito all'assalto. Tredici milioni cash ai felsinei, che fanno sicuramente comodo in attesa della Roma, più due di bonus. Il futuro è tra i piedi di Diawara, che a breve potrebbe vestire d'azzurro.
Il Napoli corre, sperando di non arrivare tardi all'appuntamento con il campionato.