"Vuoi andare via? Ho l'impressione che partirò. A Napoli fanno i morti e io ho dei club che mi vogliono, loro sono scomparsi. Se dovrò andar via lo farò, anche se so cosa devo al Napoli e ai suoi tifosi".
Un fulmine a ciel sereno, o quasi. Parla così Kalidou Koulibaly ai microfoni dell'Equipe (traduzione fonte Tuttonapoli.net), mettendo ulteriore carne a cuocere nel mercato del Napoli. Il difensore franco-senegalese, diviso tra la necessità di battere cassa sul fronte rinnovo e tra le richieste dalla Premier League e dalla Bundesliga, ha così analizzato la situazione che lo lega al sodalizio partenopeo, nonostante i tre anni di contratto ancora in essere.
"Mi restano tre anni di contratto a Napoli. Ero molto contento di firmare per cinque stagioni due anni fa, ora ecco che ho fatto due annate positive e ci sono delle offerte sul tavolo. Io farò la cosa che mi favorirà di più, non solo dal punto di vista economico ma soprattutto sportivo. Dei club di alto livello mi vogliono e io dal Napoli non ho alcun segnale. La negoziazione per il rinnovo è ad un punto morto. Il club non ha mai voluto discutere con noi, quindi...".
Voglia di Chelsea, forse. Di Bayern Monaco, anche, oltre che di un netto e sostanziale miglioramento, economico ma non solo, in vista della prossima stagione. Una crescita fisiologica, una necessità di giocare in piazze più ambite e prestigiose di quella azzurra: "Voglio salire ancora di un gradino e lo potrei fare probabilmente all'estero. Voglio sempre migliorare, questa è stata la stagione delle conferme per me. Sono riuscito a tenere alto il mio livello di gioco. La scorsa estate non ero certo di restare, la società esitava a conservarmi. Non partivo titolare, ma poi ho fatto delle prove sul campo e ho guadagnato la fiducia del mister".
A proposito dei Blues, inevitabile l'accostamento a Koulibaly ora che Rudiger, l'altro indiziato per rinforzare la retroguardia di Conte, si è gravemente infortunato. "Conte? No, non ancora, ma presto si può fare. Se a Napoli non accadrà nulla, comincerò a mettermi in contatto con gli altri club. La Premier League? Potrei adattarmi dal punto di vista del gioco, ma amo l'Italia e spero che il Napoli mi dia qualche segnale, altrimenti dovrò valutare le altre soluzioni. Il Napoli vuole anche guadagnare dei soldi".
Il sasso è stato lanciato, adesso starà al Napoli vestirsi da pompiere e spegnere sul nascere questo incendio o prolungare questo braccio di ferro con il calciatore ed il suo entourage che evidentemente spingono verso la cessione. De Laurentiis, sull'argomento, è stato sempre chiaro, dichiarando di guardare alla cessione dell'ex Genk solo nel caso in cui arrivasse un'offerta pari a quaranta milioni. Carte in tavola, chi la spunterà?