Antonio Cassano, in una lunga intervista concessa al Il Secolo XIX, ha parlato del proprio futuro. L'attaccante in forza alla Sampdoria adesso chiede certezze: "Io sono felice qui e posso permettermi di privilegiare la felicità. Mi sto allenando in questi giorni e lo farò anche la prossima settimana. E pure in vacanza. Perchè voglio partire a razzo. Ho tanto orgoglio e sarà la mia forza. Ma ho bisogno di chiarezza".
Una stagione veramente deludente: "Per il secondo anno di fila mi è mancato il ritiro- ha affermato Cassano- Penso di aver dato il mio contributo e questo mi fa capire di potere essere ancora decisivo. Ma non posso essere contento perchè troppe partite le ho viste dalla panchina e non tutte le ho capite.. ho 33 anni, vado per i 34. quando sarò a fine carriera, sarò il primo ad alzare la mano. Ora, no. Ho ancora tanta voglia di giocare e divertirmi. E se non gioco, non mi diverto".
Ma non solo quella di Cassano, è stata una stagione pessima per l'intera squadra: "C'è stata tanta confusione in questa stagione, dall'inizio alla fine. Colpa di tutti e ne siamo usciti con l'aiuto di tutti". Chiusura sul rapporto con Zenga e Montella: "Con Zenga ho avuto un rapporto normale, lui non mi vedeva. Però sono onesto, ci siamo salvati con i suoi punti. Aveva capito l'antifona per far rendere la squadra, tutti dietro e contropiede con Muriel, Carbonero e Eder. Con Vincenzo c'è un rapporto di stima e di amicizia che dura da 15 anni. Non ci sono mai stati problemi e mai ce ne saranno. Ci siamo conosciuti da giocatori, in questi ultimi mesi siamo stati bravi a interpretare la diversità dei nostri ruoli. Eravamo d'accordo che una volta salvi io gli avrei posto delle domande e lui mi avrebbe dato risposte. Perchè un altro campionato così, con due dentro, due in panchina, due spezzoni, non lo posso fare".