"Abbiamo messo le basi per 4 anni straordinari. Maurizio non ha un profilo Twitter e mi ha chiesto ospitalità nel mio per riassumere il suo pensiero dopo il nostro incontro. Dovevamo mettere un pò di pepe nell'estate dei tifosi. Oggi gli abbiamo dato delle novità importanti, le montagne russe sono un modo ultra-cazzuto di comunicare".
Esordisce così il presidente De Laurentiis, tra un tweet ed un intervento ai microfoni di Kiss Kiss Napoli, lasciando trasparire una enorme soddisfazione per la conclusione dell'affare che ha portato al rinnovo del contratto di Maurizio Sarri. L'allenatore del Napoli sarà, per la seconda stagione di fila (ed anche per gli anni a venire, presmibilmente), il tecnico toscano che ha strabiliato nella sua prima annata all'ombra del Vesuvio. Soddisfatto il mister, al quale De Laurentiis ha riconosciuto tutti i meriti e gli ha fornito le dovute garanzie sia per il prossimo futuro, sul mercato, e soprattutto, attraverso l'eliminazione della clausola unilaterale, soluzione tutt'altro che grandita all'ex Empoli.
Non solo. De Laurentiis come al solito non riesce a tenere a bada i bollenti spiriti e parla di mercato subito dopo: "Ancora un pò di tempo, io sto col fiato sul collo di molti ma chi vende ha le sue esigenze e le sue idee. Io decido in tre secondi in casa mia, ma gli altri non sono spesso padroni a casa loro ed hanno tante variabili. Se sono carico in vista della prossima stagione? Sì, poi ieri ho avuto grande carica da un incontro fino a tardi con i cinesi sul cinema, stanno costruendo una vera e propria Hollywood con tanto di scritta in cinese, lì fatturano più degli Usa. I cinesi hanno mangiato la pasta di Gragnano e pure un babà".
Il patron continua successivamente facendo anche i primi nomi: "Vecino? C'è un amore particolare tra il giocatore e quel tecnico (Sousa, ndr), è difficile smontare certe situazioni, vediamo, ma ce ne stanno tanti altri. Non bisogna insistere su chi non corre. Napoli chiama, allora si deve correre. Chi non corre non riesce a decodificare le cose straordinarie di Napoli. Allora è meglio che resti lì dov'è...". Ed infine, la chiosa con una battuta: "Un quadro di gran Klaassen? Chi vivrà, vedrà...".