Che l'Udinese dal 2013 sia diventata una squadra arrogante e presuntuosa lo si era già capito e sabato scorso è arrivata l'ennesima conferma lampante. Tralasciando le assurde giustificazioni dei giocatori, è chiaro che i ragazzi pensassero di aver finito di penare dopo la vittoria sulla Fiorentina. Invece no, perchè, oltre alla rovinosissima caduta contro il Torino, c'è da aggiungere la vittoria del Palermo sulla Sampdoria, che ha portato i siciliani a -3, a pari punti col Carpi. Proprio gli emiliani sono attesi ad Udine per l'ultima di campionato, sarebbe molto bello evitare 90' da collasso delle coronarie, chiudendo il discorso già con l'Atalanta, anche perchè gli scontri diretti in caso di arrivo a pari punti risulterebbero necessariamente negativi. D'altronde basta o la vittoria o un pareggio con sconfitta di una delle due inseguitrici, per chiudere anticipatamente il discorso. Non servono insomma incroci delle stelle strani, eppure fare punti per questa squadra sembra miracoloso. Inoltre ritrovare la concentrazione massima in soli sette giorni non è che sia la cosa più semplice del mondo. Insomma, le nubi sul Friuli sono molto scure, si possono o rasserenare di colpo oggi oppure può iniziare improvvisamente a tempestare. Starà a coloro che scenderanno in campo decidere quale delle due opzioni si verificherà. Annunciato inoltre un esodo dei tifosi friulani, che andranno in massa a Bergamo per sostenere in ragazzi e per contrastare il grande afflusso dei tifosi orobici, che saranno a loro volta presenti il più possibile, per godersi l'ultima partita casalinga dei loro ragazzi. Quest'anno il tifo è stato splendido, quasi a voler contrastare lo stereotipo del pubblico friulano come freddo e distaccato. Diciamolo chiaramente: questi giocatori non meritano questo tifo fantastico, ma se la squadra dovesse andare in B il danno sarà per tutti.

In settimana De Canio ha provato qualche alternativa, perchè è chiaro che non si può ridare fiducia allo stesso unidici della cinquina granata. Squalificato Felipe, che sarà sostituito da Domizzi, rispolverato per l'occasione dal mister di Matera, che spera nell'esperienza del difensore ex Napoli per ridare equilibrio ad un reparto che è un colabrodo. Sempre in difesa, ballottaggio Heurtaux-Molla Wague. Il francese infatti non sta benissimo fisicamente e contro il Torino ha giocato malissimo, quindi il maliano si tiene pronto. A centrocampo a far le spese del calo di concentrazione dovrebbe essere Bruno Fernandes. Il mister ha infatti provato molto Hallfredsson nella sua posizione. Sulla destra si spera fino all'ultimo nel recupero di Widmer, fondamentale per questa Udinese. Non dovesse farcela sarà schierato Edenilson. Non sarà invece sicuramente della partita Armero, infatti il colombiano ha perso in settimana suo fratello a causa di una malattia incurabile, una tragedia che va naturalmente oltre le necessità calcistiche. In attacco rientrerà Duvàn Zapata, a scapito di uno spento Matos. La formazione dunque dovrebbe prevedere un 3-5-2 con: Karnezis, Molla Wague, Danilo, Domizzi, Widmer, Hallfredsson, Kuzmanovic, Badu, Alì Adnan, Thereau, Duvàn Zapata.

Il match sarà arbitrato dal signor Nicola Rizzoli (a sottolineare l'importanza della gara), coadiuvato dai collaboratori Di Liberatore-Stallone, quarto uomo il signor Manganelli, collaboratori di linea Calvarese e Pasqua. In casa con l'Udinese, l'Atalanta è imbattuta dal 20 dicembre 2006, quando perse per 2-1. Da allora gli orobici hanno ottenuto due vittorie e cinque pareggi tra le mura amiche contro i bianconeri. Positivo invece il bilancio di mister De Canio contro Edy Reja, con cinque vittorie, tre sconfitte e nessun pareggio.