Quasi all'improvviso l'Udinese è dovuta tornare a guardarsi con attenzione alle proprie spalle perchè la classifica nelle ultime posizioni si è accorciata e i friulani si sono un po' fermati. La sconfitta contro il Torino è stata davvero una brutta botta sotto ogni punto di vista, dalla prestazione fino all'aspetto psicologico.

Il destino, però, è ancora nelle mani della squadra di De Canio. Il tecnico dei friulani lo sa bene e parla così prima della gara contro l'Atalanta di Domenica: "Non possiamo abbassare la guardia, il livello di attenzione deve essere altissimo. Quanto accaduto contro il Torino è stato per noi elemento di riflessione, per fortuna però, delle sette mie partite, le altre sei sono state totalmente diverse. Quanto accaduto deve servirci da stimolo." Quasi inutile sottolineare l'importanza della gara contro l'Atalanta"Sarà una partita importante e noi abbiamo lavorato bene come sempre per prepararci al meglio. Siamo consapevoli di essere reduci da una bruttissima prova e per questo i ragazzi sono dispiaciuti. C'è senso di responsabilità nel gruppo, la soglia di attenzione è massima, non abbiamo nessuna paura, c'è solo consapevolezza."

Anche i tifosi capiscono il momento e a Bergamo saranno in tanti a sostenere la squadra: "Non possiamo che ringraziare i tifosi. La scorsa settimana hanno risposto alla grande al nostro appello e non li abbiamo ripagati. Da quando sono arrivato ho sempre parlato di questa simbiosi tra i tifosi e l'Udinese, e questa è l'ennesima dimostrazione. L'Udinese si è sempre identificata nel suo tifoso e viceversa. E' stato sempre un elemento fondamentale, il tifo, dell'ottenimento dei grandi risultati che si sono ottenuti in questi anni." Aggiornamenti di formazione infine: "Widmer mi sembra recuperato. Dopo un anno di allenamenti, Silvan ha avuto questo affaticamento. Si è allenato in maniera differenziata questa settimana, ma questo non pregiudicherà un suo buon rendimento domenica Domizzi e Pasquale non giocheranno insieme, non hanno i 90' e mi giocherei due sostituzioni. Si gioca in 11 e conta il gruppo. Non posso andare dietro a questi pensieri. Ognuno ha un suo ruolo, e io mi fido della squadra, dell'Udinese e di tutti quelli che sono a mia disposizione"