Archiviare la sconfitta dell'Olimpico, la terza di fila in esterna, per raggiungere l'obiettivo minimo prefissatosi nel corso di una stagione che resta, al di là dell'appannamento fisiologico finale, strepitosa. Il Napoli di Maurizio Sarri cerca di voltare pagina, mascherando la delusione di un gol, quello di Nainggolan che, come quello di Zaza allo Juventus Stadium, ha pregiudicato un pareggio che oramai sembrava portato a casa ed interrotto un cammino che appariva oramai segnato. E' già tempo, dopo una giornata di pausa per staccare la spina, di tornare al lavoro, per guardare alle ultime tre gare con la dovuta concentrazione ed attenzione, per non rendere vana una prima parte di stagione oltremodo soddisfacente. 

Atalanta, Torino e Frosinone: queste le tre partite che separano il Napoli dalla conquista di un meritato secondo posto. Tuttavia, nelle pieghe di una classifica che priva queste avversarie di mordente e di velleità particolari, le difficoltà arrivano dalla condizione psico-fisica dei partenopei, chiamati a riscattarsi dopo l'ennesima batosta che ha scalfito le certezze della truppa di Sarri. Higuain proverà a scuotere i compagni, nello spogliatoio come in campo: Sczcesny gli ha negato la gioia del gol nel giorno del suo ritorno in campo, frustrando anche la rimonta su Nordahl del Pipita, che proverà soprattutto tra le mura amiche ad attaccare il record dello svedese rossonero. 

Per raggiungere gli agognati obiettivi, il Napoli si affiderà sul fattore San Paolo, catino inespugnabile per chiunque in questa stagione, dove Hamsik e compagni hanno fallito l'appuntamento con la vittoria soltanto in tre occasioni. Due vittorie fondamentali, per mettere in ghiaccio la qualificazione ed il ritorno in Champions dalla porta principale, non quella di servizio che più volte è risultata nefasta alle compagini italiane. L'Atalanta dell'amico Reja potrebbe arrivare al San Paolo lunedì con la pancia piena delle vittorie ottenute in queste ultime giornate, mentre il Frosinone dell'altro ex, Roberto Stellone, potrebbe viaggiare verso la Campania con il destino di una retrocessione già segnata. Fare bottino pieno per guardare con maggiore fiducia e tranquillità alla decisiva trasferta piemontese è il diktat che Sarri imporrà alla sua squadra, con il Torino di Ventura avversario da sempre indigesto soprattutto all'Olimpico per gli azzurri. 

Lo scoglio principale da superare in vista delle tre gare da affrontare, tuttavia, resta quello mentale: Sarri dovrà lavorare intensamente, in questi giorni che separano gli azzurri dalla sfida contro i bergamaschi, sulla necessità di cancellare le recenti battute d'arresto e provare a togliere quella ruggine annidiatasi nella mente e nelle gambe dei suoi calciatori.