Nelson Dida, grande ex numero uno del Milan, quest'oggi ha rilasciato una bella intervista alla Gazzetta dello Sport. Tanti i temi trattati, si inizia subito dall’attuale situazione in casa rossonera: "Serve avviare un nuovo ciclo, al Milan la prima cosa che conta è la mentalità. Questa squadra può essere una base da cui ripartire per il futuro, che mi auguro possa portare prestissimo a vincere la Champions, come fece due volte il mio Milan. Berlusconi vuole bene alla sua squadra, lo stesso Galliani e tutti i tifosi come me: spero di rivedere prima possibile San Siro pieno".

Il portiere brasiliano si sofferma poi su Cristian Brocchi: "Cristian è intelligente, ci siamo visti in questi giorni in cui sono rimasto a Milano. Nemmeno lui mi sorprende: ricordo la sua grande capacità di saper parlare, con tutti. La sua attenzione e cura per i particolari. So che la sua squadra Primavera giocava molto bene e con un modulo particolare: Cristian è uno che sa gestire". Ma anche altri suoi ex compagni di squadra hanno tentato l’avventura sulla panchina rossonera, Seedorf e Inzaghi. "Per la mentalità che ci hanno insegnato ad avere al Milan non mi stupisce che abbiano tentato. Gli insegnamenti dei bravi allenatori che abbiamo avuto rimangono. Se giochi tanti anni ad alti livelli e se impari tanto per tanto tempo sei già più preparato di altri. Per loro mi auguro il meglio".

Nelson Dida e Kaka', acmilan.com

Su Gigi Donnarumma, portiere titolare del Milan a 16 anni: "Sorpresa? Un pò si, un pò no- ha commentato il brasiliano - Brocchi mi parlava di lui quando era ancora nelle giovanili. L’ho visto, è bravissimo e ha un futuro splendido. E’ stata una scelta coraggiosa e giusta. Se continua così e impara farà grandi cose, magari lo stesso mio percorso: anche io ho iniziato molto giovane e sono arrivato a vincere tutto. Glielo auguro anche perché so di essere tra i suoi idoli, scherzo, ma saperlo mi ha fatto piacere. Come consiglio gli do quello di avere la testa più pulita possibile, io l’ho sempre avuta. Deve avere la massima concentrazione sempre, per gestire tutti i momenti della partita e tutti i movimenti, suoi e della difesa. Quello che ha fatto finora è incredibile e se è lì è perché lo merita. Abbiati potrà continuare a dare il suo contributo di esperienza e Diego Lopez non se la prenda: al suo posto non mi girerebbero, perché sa che gioca il più bravo". Buffon: "Gigi merita quello che sta raccogliendo ancora adesso, gli ho visto fare cose incredibili, anche nell’ultima partita col Milan. E dunque, lo ammetto: meglio lui, era più forte. Ora con Neur ha un’altra bella lotta". 

Nelson Dida ha ancora tanta voglia di giocare: "Vorrei una squadra che mi facesse il contratto per giocare altri sei mesi, fino a dicembre. Una squadra qualsiasi ma di Serie A, non in B. O magari qualcuno qui da voi: sappiate che non sono più extracomunitario, ho il passaporto italiano. Ma a 42 anni mi sa che è più facile trovare squadra in Brasile" o magari futuro da allenatore: "Seguo il corso a Teresopolis e poi verrò a studiare a Coverciano l’anno prossimo. Devo prima capire se lo voglio, sarebbe l’unica cosa che mi farebbe restare nel mondo del calcio. O alleno, o faccio altro. So che non è facile ma ho avuto grandissimi maestri, Ancelotti più di tutti gli altri. Se mi piacerà, e se sarò capace, vorrei farlo anche in Italia e perché no, al Milan. E’ un’idea lontana, lontanissima, ma mi piacerebbe".