Udinese e Chievo Verona pareggiano 0-0 dando vita ad uno spettacolo blando e poco emozionante. Nonostante alcune occasioni infatti, soprattutto da parte dei friulani, i momenti più concitati della gara hanno interessato i momenti successivi i due rossi piuttosto che qualche azione di gioco.
Padroni di casa che scendono in campo utilizzando l'ormai consueto 3-5-2: confermato il tandem Thereau-Zapata, mentre a centrocampo rientra Bruno Fernandes dopo la squalifica. Nessuna sorpresa, poi, negli altri ruoli del campo. Un più eqilibrato 4-3-1-2, invece, per gli ospiti, la cui una sorpresa è la scelta di Inglese come compagno di reparto del confermatissimo Meggiorini. Gara inizialmente bloccata, considerando sia il folto centrocampo friulano che la propensione solitamente attendista del clivensi. Più in palla sembrano comunque gli uomini di De Canio, sicuramente invogliati dal proprio accorato pubblico. Al 12' prima azione importante, con l'ex Thereau che calcia in porta non trovando però la rete. Ottimo il guizzo del 77, lucido nel soffiare palla a Radovanovic e a concludere direttamente in porta. L'Udinese appare dunque più porpositiva ed a più riprese si butta in avanti, senza trovare però il guizzo vincente: al 21' gradissima occasione per Zapata, che non riesce però a sorprendere l'attento Bizzarri. Sei minuti dopo è invece Badu a non impattare il pallone, non sfruttando così l'ottimo suggerimento di Widmer. Solo Udinese, in questa prima metà di gioco. Per registrare una reazione del Chievo bisogna attendere il 34', quando Meggiorini tenta di colpire il pallone in tuffo non riuscendo a deviare in porta il suggerimento laterale di Birsa. E' però ben poca cosa ed infatti, un giro d'orologio dopo, si affaccia dall'altro lato Widmer, abile a sganciare un bolide neutralizzato però da Bizzarri. Davvero notevole l'occasione sprecata dall'esterno di casa, considerando anche la difficoltà nel penetrare la retroguardia clivense, da sempre formazione attenta in difesa e tutt'altro che friabile. Il primo tempo scivola comunque verso la sua naturale conclusione, regalando solo uno squillo e proprio allo scadere, quando Inglese al minuto quarantacinque costringe Karnezis ad una parata di rilievo.
La seconda frazione inizia con un Chievo più propositivo, a differenza dell'Udinese che appare stranamente fallosa. Al 58' i padroni di casa riprendono le ostilità, ma il cross in area di Bruno Fernandes non trova compagni in mezzo. Alla lunga gli ospiti iniziano a chiudersi dietro, arroccandosi e consentendo all'Udinese di avanzare. Le numerose occasioni friuliane non modificano però il tabellino: al 61' Danilo quasi azzecca l'eurogol sugli sviluppi di un calcio di punizione, un minuto dopo è invece Zapata a calciare alto e forte. L'ex attaccante del Napoli è davvero una spina nel fianco per gli avversari, come dimostra l'ennesima occasione fallita al 66', quando colpisce di testa senza preoccupare Bizzarri. Le troppe occasioni subite preoccupano gli ospiti, che iniziano così a far circolare palla tentando di addormentare una gara altrimenti pericolosa. Non si fa abbindolare però l'Udinese, che continua a premere sull'acceleratore presentandosi due volte dinanzi al portiere avversario: al 71' è Gobbi ad anticipare Widmer, due minuti dopo spara alto Bruno Fernandes. Il Chievo non riesce davvero a rendersi pericoloso, provando a far male solo da fermo, con dimostra la punizione battuta da Pepe al 75'. La bellissima gara dell'Udinese viene però rovinata a dieci minuti dalla fine, quando Felipe si becca il rosso a seguito di un fallo ingenuo seppur violento su Radovanovic. I clivensi non sfruttano assolutamente il vantaggio ma, anzi, quasi subiscono per l'ennesima volta il gol, se Danilo all'80' non girasse troppio fiaccamente di testa. Quattro minuto dopo è invece Meggiorini a concludere potentemente, ma Karnezis para con abilità. Poco dopo l'attaccante sceglie di abbandonare preventivamente la gara, beccandosi anche lui un rosso dopo un fallo su Bruno Fernandes ristabilendo così la parità numerica. Poco o nulla, comunque, fino al triplice fischio, con l'arbitro Gavillucci che decreta ben cinque minuti di recupero addizionale.
Una bella gara da parte dell'Udinese, la solita roccaforte clivense. Gli ospiti, infatti, ritrovano il gioco difensivo dei tempi migliori, reggendo l'urto contro una compagine abile ad aggredire ma mai definitivamente pericolosa. Un punto guadagnato più per il Chievo che per l'Udinese, dunque, soprattutto considerando la vittoria in extremis del Frosinone che rimette in discussione il discorso salvezza. I bianconeri sono comunque a cinque punti, distanza tutto sommato considerevole. Migliore in campo per i padroni di casa, Zapata. Per gli ospiti in evidenza Bizzarri.