Tra presente e futuro, cogliendo l'occasione della conferenza stampa per presentare il prossimo ritiro estivo di Dimaro per fare il punto della situazione in casa Napoli: Aurelio De Laurentiis non si sottrae affatto alle domande dei giornalisti presenti in sala, bensì affronta senza peli sulla lingua tutte le tematiche del caso, analizzandole per filo e per segno. Dal finale di stagione al ricorso per la squalifica di Higuain, senza dimenticare il futuro del Pipita e quello di Sarri, legato ovviamente ancora al Napoli.
Il patron del sodalizio campano inizia il suo intervento sottolineando l'importanza di preferire un ritiro nello stivale piuttosto che guardare all'estero: "Io sono sempre invitato negli Usa, ma non ci voglio andare perchè quelle ore di differenza possono crearci delle difficoltà. E' più facile andare verso oriente, ma abbiamo sempre le nazionali, tra europei, coppa america, ma quasi sembra voler mantenere in piedi le federazioni in questo modo mentre sugli investimenti dei campionati nazionali se ne fregano. Anche queste manifestazioni hanno fatto il loro tempo, ci sono sempre le solite squadre, quindi bisogna cercare qualcosa di più democratico ed importante".
L'attenzione si sposta, come prevedibile, all'attualità, con il ricorso per la squalifica di Higuain che incombe: "Abbiamo deciso un silenzio stampa anche per rispetto della decisione della Corte d'appello per una decisione importante per noi. Per questo ora non avrebbe senso disattendere questa decisione e non vorrei parlare di cose che conoscete. Stiamo valutando sia la mia presenza che quella di Higuain". Sempre in tema Pipita, il presidente risponde così a chi gli chiede se il prossimo anno l'attaccante argentino vestirà ancora la maglia azzurra: "Io non ho ricevuto offerte, quindi fino a prova contrario resta con noi. C'è una clausola rescissoria, quindi non ci sono discussioni. I giocatori vogliono anche giocare le competizioni importanti, quindi vediamo come finiamo. Non credo che al Chelsea ad esempio siano contenti di non fare le coppe. Ora è il momento di tornare in Champions".
Si torna a parlare del ritiro e della scelta condivisa con mister Sarri di farlo durare tre settimane. Questo il parere di De Laurentiis, che si sofferma inoltre sulla permanenza del mister anche nella prossima annata: "Tre settimane? Non ci sono esigenze di marketing, nel contratto possiamo scegliere da 15 a 21. Se dipendesse da me starei fino alla fine dell'estate, con un aereo privato per spostarci per giocare altrove. Sarri ci sarà? Certo, avevate qualche dubbio? Su questa storia avete cazzeggiato, io mi sono divertito su questo romanzo a puntate che ho letto".
Infine, una puntualizzazione sul mercato che verrà: "Il mercato dipende sempre da chi vende e chi compra. Facile dire non sono stati presi, ma i nomi fatti a gennaio non si sono voluti muovere. Io potevo fare il mercato che ha fatto la Roma, con gli stessi soldi spesi solo per Grassi, ma non ho bisogno di sfasciare lo spogliatoio. Per voi il mercato significa fare sempre 4-5 acquisti, ma c'è chi acquista per vendere e chi per tenerli, se io acquistassi sempre 5-6 giocatori mi ritroverei 30 acquisti in pochi anni più quelli che già avevo".